Non profit

Trento, provincia ad alto tasso di cooperazionecooperazione decentrata gli enti locali in campo per l’aiuto allo sviluppo di Emanuela Citterio

di Redazione

È l’unico ente locale che per legge ha fissato una percentuale del Prodotto interno lordo da destinare alla cooperazione internazionale. La Provincia autonoma di Trento è in rete con il mondo attraverso oltre 200 associazioni, e investe un budget dello 0,25% del Pil all’anno in progetti di sviluppo, pari a circa 14 milioni di euro. Lia Beltrami è a capo dell’assessorato alla Solidarietà internazionale e alla convivenza, un’altra peculiarità trentina: associare i temi della cooperazione e dell’immigrazione. «L’obiettivo», spiega Beltrami, «è far crescere in Trentino una comunità solidale, costruire rapporti al nostro interno come una via concreta verso la convivenza. Dall’altro lato c’è l’impegno di migliaia di trentini in contatto con le popolazioni di tutto il mondo attraverso la cooperazione, e anche questo contribuisce a creare relazioni solidali». Da qualche tempo in Provincia c’è una novità che riguarda sia gli immigrati che la cooperazione: «Dodici nuove associazioni di nuovi trentini che hanno scelto di impegnarsi per lo sviluppo dei Paesi da cui provengono» ,spiega Beltrami, «è un’esperienza nuova alla quale guardiamo con attenzione».

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