Durante la scorsa edizione, Trenta Ore per la Vita ha raccolto fondi anche a favore delle famiglie italiane colpite dall’attentato terroristico del World Trade Center di New York.
Gente comune, lavoratori, vigili del fuoco, agenti di sicurezza, poliziotti, famiglie ormai distrutte e in grave stato di bisogno, che sono state costrette a rivolgersi al Consolato italiano per ricevere aiuti concreti.
Il 19 dicembre scorso, è stata organizzata a New York presso la sede del Consolato, una semplice ma toccante cerimonia, nel corso della quale, un rappresentante dell’ANFE (Associazione Nazionale Famiglie Emigrate) ha consegnato ad alcune famiglie italiane ed italo – americane delle vittime della tragedia delle “Torri Gemelle”, il ricavato della sottoscrizione pubblica, promossa da Trenta Ore per la Vita.
Le famiglie degli emigrati coinvolte nella tragedia, hanno espresso in questa occasione pubblica la loro riconoscenza nei confronti di tutti coloro che, in Italia, hanno voluto partecipare al loro dolore e aiutare i loro connazionali lontani in un momento così tragico.
Durante la trasmissione del 21 settembre scorso, il Console Onorario di New York aveva caldeggiato un aiuto da parte di tutti gli italiani, e durante la cerimonia del 19 dicembre si è detto lieto di aver sentito tutti i suoi connazionali condividere i momenti tragici vissuti dalle famiglie degli emigrati italiani.
Numerose le adesioni e i contributi arrivati dalle Province italiane tra queste: Lecce, Ragusa, Modena, Grosseto, Massa Carrara, Ravenna, Milano, Sondrio, Lecco, Como, Bergamo, Brescia, Cremona, Mantova, Pavia, Lodi e Varese.
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