Non profit

Treno

È il mezzo di trasporto più bello, popolare, economico, ecologico. Ma è al centro di ogni disegno oscurantista dell’ultimo secolo. Chissà perché...

di Alter Ego

Chissà perché, ma ci sono sempre di mezzo i treni. Chissà perché, ma quando poteri chiari o oscuri decidono di attaccare il cuore del sistema, rovesciare esiti d?elezioni, attentare alla stabilità di governi, ci sono sempre di mezzo i treni. Chissà perché ma ogni disegno oscurantista dell?ultimo secolo non riesce a cambiare modello, ad allontanarsi dal prendere di mira i più belli, innocui, popolari, economici, ecologici, straordinari mezzi mai inventati. I treni, guarda caso. La superiorità pratica e spirituale del treno rispetto agli altri locomotori è nota. Ma sul valore simbolico dell?attacco ai treni, sulla bomba sull?Italicus che a inizio anni 80 squarcia l?identità italiana e tradisce l?inganno di una falsa democrazia, o sulle bombe spagnole che uccidono centinaia di persone e travolgono letteralmente una classe e una bandiera di governo, ci sarebbe da scrivere tomi. Biblioteche che giran tutte su un punto: non c?è un solo terrorismo. Ce ne sono molti, e il più spregevole è quello debole con i forti e forte con i deboli. Il terrorismo che non attacca i simboli dell?impero, del male o del bene, ma i treni che portano i pendolari, gli operai, le cassiere, i travet a mille euro al mese. Chissà perché c?è un terrorismo che nei momenti cruciali colpisce gli innocenti più innocenti, quelli che le decisioni non le prendono ma le subiscono, quelli che non possono far altro che continuare la loro esistenza, anonima, modesta, decorosa sui treni. Su e giù, da mattina a sera, sempre e comunque sui treni. L?orrore esiste e il terrorismo né è un?incarnazione. Ma l?orrore contro i treni ne è forse la forma peggiore, forte con i deboli nei secoli dei secoli.


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