Formazione
Trend: licenziare i manager? No prestarli al non profit
Gran Bretagna: dirigenti in esubero collocati temporaneamente presso le charity. «Rientrano molto più preparati». Lo rivela il Financial Times
Si chiama «esternalizzazione» l’ultima frontiere del volontariato di impresa in Gran Bretagna. Che si coniuga con le esigenze di ristrutturazione delle grandi società. Ne parla oggi il Financial Times raccontando il caso Bain & Co, società di consulenza che propone ai propri consulenti in esubero di lavorare “in prestito” per alcuni mesi, diventando manager al sociali.
Una strategia completamente diversa da quella adottata da un altro big della consulenza, Accenture (l’ex-Andersen Consulting), che ha invece deciso di lasciare a casa 800 adetti per 12 mesi con il 20% di stipendio.
Bain & Co. preferisce appunto esternalizzare i propri consulenti in un modo che, come spiega il direttore al personale Paul Rogers, «promuova la loro carriera e il loro sviluppo personale».
E’ il caso di Anooj Kotecha, manager distaccato da giugno a dicembre dello scorso anno, presso la charity Capital cares, specializzata proprio nel facilitare il volontariato di impresa in Gran Bretagna.
Capital Cares è l’organizzazione che, nell’ottobre dell’anno scorso, ha sostenuto società come PwC o British Petroleum in una giornata di pulizia del Tamigi, che ha visto coinvolti 562 volontari provenienti dagli staff delle due compagnie, i quali hanno raccolto ben 15 tonnellate di rifiuti.
In 6 mesi, Kotecha ha prodotto un nuovo business-plan e cercato nuovi sponsor per coprire un budget di circa 140mila sterline.
Capital Cares, fondata nella primavera del 2000, stava infatti attraversando una crisi organizzativa, dovuta soprattutto a contrasti fra il quartier generale londinese e uffici regionali. Problemi accuiti dalle dimissioni del presidente.
Durante il suo semestre presso Capital Cares, il manager è stato pagato dalla stessa charity. Meno di quanto fosse retribuito alla Ban, ovviamente.
Ha conseguito i propri obiettivi alla Capital Cares, rientrando alla casa madre con «un’importante esperienza di implementazione strategica»
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