Welfare

Tree School, nasce a sud la scuola gratuita per digital workers

Parte da Catania un progetto innovativo sostenuto grazie a fondi ad impatto, che consente all’80% di trovare lavoro e a uno su due di svolgere un’attività coerente con gli studi compiuti. La quarta puntata della serie sulle esperienze più innovative di imprese sostenute grazie all'impact investing. Un progetto in collaborazione con Social Impact Agenda per l'Italia (SIA)

di Claudia Valenti

Quando si parla di formazione e lavoro, non tutti i territori hanno a disposizione le stesse opportunità: le aree del sud Italia ne hanno storicamente meno delle altre. La finanza a impatto cerca di rispondere anche a questo problema apparentemente radicato, scommettendo su quelle iniziative che cercano di colmare questo divario. È il caso di Tree, pmi nata a Catania nel 2011 per costruire percorsi di innovazione e formazione nel Mezzogiorno.
«Ci siamo chiesti: cosa manca qui?» racconta Antonio Perdichizzi, imprenditore sociale e fondatore di Tree. E la risposta è stata: formazione di qualità aderente alle richieste del mercato, programmi e metodologie stimolanti, docenti qualificati e aziende in ascolto. Nel 2020 Tree ha ottenuto un finanziamento da UniCredit e ha lanciato Tree School, una scuola gratuita per i giovani del Sud sui temi del digitale e delle nuove tecnologie. «Ciascuno di noi ha il diritto di lavorare nel proprio territorio di nascita» dice Perdichizzi. Serviva una scuola in grado di attivare contatti e creare posti di lavoro qualificati. Da qui la nascita di Tree School, diventata il nodo di una ricca rete di relazioni grazie alle partnership con UniCredit ed Experis, società del gruppo Manpower.

«Il finanziamento di UniCredit ci ha permesso di avviare l’iniziativa», racconta il fondatore. Dopo aver riconosciuto l’impatto sociale del progetto, il gruppo bancario lo ha finanziato e ha fornito supporto in termini di formazione, condivisione di esperienze e visibilità, rivelandosi «più di un partner meramente finanziario». Experis, specializzata in ambito digitale e tecnologico, ha rappresentato invece il partner tecnico e ha consentito agli studenti di avere una finestra aperta sul mondo del lavoro. «Il confronto con oltre 500 realtà aziendali» spiega Perdichizzi, «ci ha permesso di comprendere quali fossero le competenze più richieste soprattutto in ambito tech e di impostare i nostri corsi con uno sguardo rivolto al futuro».
Da giugno 2020 Tree School ha erogato più di 75 corsi sui temi del cloud computing, data science e machine learning, sullo sviluppo di software backend, frontend e mobile. Le lezioni hanno coinvolto 500 docenti e 2mila corsisti, selezionati fra gli oltre 5mila candidati. L’80% di loro ha trovato un lavoro e il 50% svolge un’attività coerente con gli studi compiuti: «All’inizio avevamo pensato di rivolgerci a un pubblico esclusivamente regionale. Poi è arrivata la pandemia e la presenza in classe ci è stata impedita». Un ostacolo che si è rivelato fruttuoso: la scuola è partita in modalità online e ha ampliato il suo bacino d’utenza. Ad oggi, il 35% dei corsisti è siciliano, gli altri provengono dal resto d’Italia.
A breve Tree School diventerà un progetto stabile presso Isola, hub di innovazione e formazione a Catania, e continuerà a offrire opportunità di studio e lavoro ai giovani del nostro Paese.


Nella foto: l’ex studentessa Grazia Pane, oggi business development expert in Opinno Italy

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.