Politica

Tre vetrine in calabria una in tutto il mondo

verso natale. Un negozio in rete che consegna regali dappertutto. Un’esperienza nata dalla voglia di fare e dall’unione di cooperative sociali e associazioni. E che fa anche proseliti

di Redazione

Per spegnere le dieci candeline da Napoli è arrivato anche padre Alex Zanotelli, che insieme ad altre 150 persone lo scorso 26 novembre ha festeggiato il primo anniversario a doppia cifra della Bottega solidale di Gioiosa Jonica (in provincia di Reggio Calabria). «Nel 1995 eravano un gruppo di quindici ragazzi con il pallino dell?equosolidale», ricorda Patrizia Jeraci, 33 anni, che con il supporto della cooperativa L?Utopia coordina un vero e proprio case history per l?imprenditoria calabrese: nella sua fascia di mercato il sito della Bottega, www.bottegasolidale.com, è infatti la vetrina online più frequentata d?Italia. «Fino al 2003 abbiamo vissuto da randagi, spostandoci di volta in volta da una parrocchia, a casa di una nostra volontaria e anche nella Comunità di liberazione dove abito». Un periodo difficile, che si è chiuso proprio in contemporanea al lancio della Bottega virtuale. Oggi le tre vetrine del negozio (100 metri quadrati, oltre al magazzino seminterrato) sorgono proprio all?ingresso del paese, «una posizione molto favorevole», si felicita la Jeraci, «che ci consente una buona visibilità anche per chi ancora non ci conosce».

Nell?ultimo anno, il fatturato è stato di 75mila euro, suddiviso al 50% fra incassi realizzati al banco e i proventi dell?online. La Bottega collabora con le maggiori centrali del commercio equo e solidale («da Ctm a Libero Mondo»), ma fra i fornitori ci sono anche con 28 imprese locali, fra cui 22 cooperative sociali, «realtà promosse dalla Chiesa locale e dal progetto Policoro e aderenti al circuito di Cgm, nate con l?obiettivo di combattere la disoccupazione giovanile e di inserire persone con diversi tipi di svantaggio, come la disabilità, le dipendenze o la malattia mentale».
Decisamente ampio il ventaglio dei prodotti in vendita, ripartiti in 8 categorie: alimentari, casa, persona, eventi e cerimonie, tempo libero, libreria, Natale solidale e informatica. «In negozio vanno molto gli alimentari, in particolare i sottolio della Locride e zucchero e cacao equosolidali», spiega la Jeraci, che aggiunge: «I nostri clienti fisici sono, per lo più, persone affezionate, mentre la spesa media è di circa 40 euro a visita».

Il sito, invece, attira un target diverso. «Ci arrivano richieste da tutt?Italia, molto attiva in particolare la zona di Roma», conferma la coordinatrice. «Sul mercato virtuale il prodotto più richiesto sono le confezioni per le bomboniere prodotte sia in tessuto grezzo, iuta o canapone, sia con materiali più pregiati come seta o raso».

Il successo della Bottega solidale ha ispirato un altro gruppo di giovani che a Vibo Valentia replicheranno l?esperienza di Gioiosa. Concorrenza? «Al contrario, siamo stati noi a formare, i ragazzi di Vibo Valentia. E poi c?è spazio per tutti», conclude la Jeraci.

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.