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Tre sorprese in cronaca: da Firenze a Montecitorio

Anticipiamo l'editoriale di Vita magazine in edicola da domani. Una riflessione sulla cecità del circuito mediatico-politico

di Riccardo Bonacina

In un incontro con la redazione di Vita, un noto e stimato psicanalista, Giacomo Contri, se n?è uscito con quest?osservazione: ?Le sole persone che conosciamo che hanno la certezza del domani sono i bambini. ?Domani? per loro è il momento in cui succede qualcosa è un momento di cui si ha desiderio. Noi adulti invece facciamo altro: il nostro domani è dominato dalle preoccupazioni dell?oggi. È il ripostiglio di ciò che è già successo. Non c?è domani, se non in senso cronologico: cambia solo la data, il giorno del calendario, ma tutto il resto non cambia?. Una considerazione che riportiamo qui non solo come esergo ad una celebrazione non banale della giornata italiana per i diritti dell?infanzia che cadrà il prossimo 20 novembre, ma anche perché ben spiega perché il circuito mediatico-politico non riesca più ormai da molto tempo a raccontarci la realtà e ciò che davvero succede. Giacomo Contri ne ha nominato il peccato originale ?Il domani concepito come ripostigio di ciò che è già successo?. Lo sguardo politico e mediatico è uno sguardo che non mette mai in conto di essere spiazzato dalla realtà, perciò è incapace di farsi sorprendere da ciò che succede, e perciò non ne sa più cogliere, non solo il senso, ma la stessa cronaca. Prima sorpresa. Firenze Per essere arrivati così in tanti, ci deve essere qualcuno di nuovo. Chi sono? Da dove sono sbucati? Di chi sono figli? Confessiamolo: se mettessimo insieme tutti i fattori che segnano il nostro tempo, non arriveremmo mai al risultato di decine di migliaia di ragazzi che si prendono la briga di riflettere, prendere a cuore e protestare per il destino di popoli lontani e dimenticati dalla cronaca e dalla storia. Non arriveremmo mai ad immaginare le loro facce e la loro fantasia. Eppure se sono arrivati sulla scena qualcuno ha fornito loro degli indizi, li ha aiutati a crescere desiderando avere un volto umano e incontrare altri volti umani. Racconta Marco Revelli, testimone delle giornate fiorentine: ? una folla infinita di ragazzi e ragazze, antropologicamente belli, belle. Non molto dissimili dai più noti ?Papaboys?. Giovani, curiosi, sensibili, attenti, creativi. Ma da dove vengono, ti chiedi. Da dove? Significa che ci sono famiglie, scuole, associazioni in cui si educa, in cui ancora si introduce alla vita?. Non dimentichiamcene. Seconda sorpresa in Israele Le Brigate dei martiri di al-Aqsà entrano nel kibbutz di Metzer, famoso per la sua lunga storia di dialogo e di pacifismo, e uccidono cinque persone tra cui due bambini. Un colpo tremendo per le poche speranze di pace in Israele. Ma seppellendo i loro morti i 300 ebrei del kibbutz danno una lezione straordinaria di amore alla vita. ?Non seppelliremo il sogno della pace e della coesistenza con i nostri vicini arabi?. E al premier Sharon venuto per rendere omaggio alle vittime dicono: ?La nostra sicurezza è stata alterata quando voi avete deciso di erigere un reticolato di sicurezza. Abbiamo detto allora che si trattava di una intollerabile ingiustizia e che eravamo pronti a sacrificare le nostre terre, perché gli uliveti palestinesi non fossero rasi al suolo. Oggi qualcosa in noi si è spezzato. Ma ancora crediamo negli ulivi?. Terza sorpresa: Il Papa a Montecitorio Questo Papa che non finisce di stupire e di spiazzare, nonostante la stanchezza e l?età. Ma la sua forza sta anche nel suscitare speranza e bontà nel cuore di chi, tutti, cinicamente, abbiamo dato per perso. La lettera che 1600 detenuti gli hanno inviato alla vigilia di questo evento, già di per sé sorpredente, sono di una verità e di un realismo che non può non commuoverci: ?Santo padre, abbia pietà di noi, ci aiuti a riportare a galla quell?immagine di Dio che è stampata nei nostri cuori, chiedendo un?altra volta un gesto di clemenza ai nostri governanti. Indulto e amnistia non rappresentano certo la soluzione di tutti i mali, ma in questo momento regalerebbero quel poco di respiro, di spazio, di aria sufficienti a ridare speranza a tanti figli di Dio che vogliono espiare la propria pena, ma con dignità e nel rispetto delle regole?. Pietà, clemenza, dignità: solo chi, come i bambini, desidera con forza vivere un domani può evocare categorie così umane e così dimenticate.


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