Cultura
Tre lettere per vincere la droga
La lotta del centro "3p" (Padre Pino Puglisi) contro la tossicodipendenza
Anche se nasce ufficialmente nel ?94, come Centro ?3 P?, ovvero le tre lettere iniziali di Padre Pino Puglisi, in realtà padre Gaspare Di Vincenzo e una trentina di giovani di Licata, cittadina in provincia di Agrigento, hanno iniziato a operare fin dal 1993 ispirandosi all?azione di Padre Puglisi. Oggi i soci sono una quarantina e altrettanti i volontari saltuari, oltre a una ventina di operatori inseriti attraverso i lavori socialmente utili. Due i principali campi di intervento: da una parte la prevenzione della devianza attraverso le attività dell?oratorio, sportive e ricreative in piazza (realizzate con la collaborazione delle realtà presenti sul territorio), senza dimenticare le azioni di tipo culturale e dall?altra il recupero dei tossicodipendenti. Il contatto con i tossicodipendenti avviene anche attraverso un telefono amico chiamato ?Proposta vita?. Il Centro ?3 P?, inoltre, gestisce un centro diurno di accoglienza dove si svolgono i colloqui preventivi all?ingresso in comunità di recupero. I ragazzi che intendono entrare in comunità, infatti, sono seguiti e accompagnati nella fase preparatoria, vengono inoltre aiutati nell?espletare le pratiche. Tra i volontari sono presenti anche diversi ex tossicodipendenti, assistenti sociali e infermieri. Settimanalmente vengono fatti anche degli incontri di formazione per gli operatori del telefono amico. L?associazione pubblica un ?Foglio di comunicazione? che viene inviato a tutti i soci sostenitori.
La scheda
NOME: CENTRO ?3 P? (PADRE PINO
PUGLISI)
INDIRIZZO: via Sant?Andrea, 4
92027 – Licata (Ag)
TELEFONO: 0922774149
REFERENTE: padre Gaspare Di Vincenzo
SCOPO: Iniziative che puntano a
prevenire la tossicodipenza e
recupero dei tossicodipendenti
ANNO DI NASCITA: 1994
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.