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Tre disegni di legge. Così gli asili nido crescono

Il commento di Livia Turco sulla riforma degli asili nido

di Livia Turco

Procede alla Commissione affari sociali della Camera l?iter della legge di riforma della 1044 relativa agli asili nido. Conclusa la discussione generale, concluse le audizioni, ora si deve procedere all?elaborazione del testo unificato. L?iter di questa legge è stato sollecitato fin dal mese di luglio dall?Ulivo (con il disegno di legge 690 di cui sono prima firmataria) nell?ambito delle prerogative che il regolamento della Camera assegna all?opposizione. Al disegno di legge dell?Ulivo si sono aggiunti i testi dell?onorevole Burani Procaccini, dell?onorevole Valpiana ed è stato annunciato un testo di legge da parte dell?onorevole Alessandra Mussolini. Ritengo importante su un tema così rilevante per le famiglie italiane recuperare il prezioso lavoro svolto nella precedente legislatura e riconoscere i punti di convergenza molto forti che esistono tra le varie proposte di legge e, dunque, tra le diverse forze politiche. Tutte e tre le proposte si pongono l?obiettivo di estendere su tutto il territorio nazionale il servizio socio educativo per l?infanzia e si propongono altresì di qualificarlo.
Sappiamo quanto pesi sulle famiglie italiane la mancanza degli asili nido o quanto pesino le rette troppo elevate. Tutte le proposte, inoltre, indicano l?asilo nido come un servizio educativo che deve contribuire alla socializzazione e formazione del bambino; che non deve più essere a domanda individuale; che deve corrispondere alle diverse esigenze delle famiglie, ai diversi stili di vita e dunque avere modalità differenziate e flessibili di gestione. Insieme al tradizionale nido d?infanzia, ci possono essere i ?centri gioco?, oppure gli asili nido condominiali, o i nidi nelle aziende, magari aperti al territorio. Si tratta di predisporre una rete di opportunità che siano tra loro integrate. La legge deve definire i compiti di Stato, Regioni ed enti locali e consentire la promozione e la gestione del servizio da parte del non profit, sulla base di certificazione di standard di qualità. Presto il testo di legge dovrà arrivare in aula. Ma? sull?iter pende una spada di Damocle. Si tratta dell?annuncio fatto dal governo di presentare un proprio disegno di legge. Annuncio singolare visto che c?è un iter parlamentare avviato e il governo è già rappresentato in Parlamento dal testo Burani Procaccini e dall?annunciato testo dell?onorevole Mussolini. Mi auguro che il governo, dovendo mettere a tacere i litigi tra i ministri e scegliere se presentare il testo Bossi o Maroni o Prestigiacomo, opti per la strada più saggia e più rispettosa sia della sua maggioranza che del Parlamento: consenta il prosieguo dell?iter parlamentare che così fruttuosamente si è intrapreso.
Nel frattempo è arrivata una buona notizia: la Commissione giustizia del Senato ha approvato all?unanimità il testo di legge che introduce l?amministratore di sostegno, una figura che accompagna nella vita quotidiana le persone con disabilità grave e gravissima.

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