Cultura

Tratta, permesso alle vittime anche se non denunciano gli sfruttatori

Lo chiarisce una circolare emanata la scorsa settimana dal ministro dell'Interno, Giuliano Amato

di Chiara Sirna

Ottenere il permesso di soggiorno per le vittime di tratta diventa più semplice. Non sarà più necessario esporre denuncia, è sufficiente che a inoltrare la richiesta siano i Comuni, gli enti locali o anche le associazioni attive nell’assistenza degli extracomunitari. Lo chiarisce una circolare emanata la scorsa settimana dal ministro dell’Interno, Giuliano Amato, che allarga le maglie d’interpretazione dell’art. 18 del Testo Unico sulll’immigrazione.
La circolare precisa che a proporre il rilascio del permesso possono essere i servizi sociali dei Comuni o anche associazioni ed enti e privati impegnati nella realizzazione dei programmi di assistenza e protezione degli stranieri, che “nel corso dei loro interventi abbiano rilevato situazioni di violenza o di grave sfruttamento nei confronti dello stranieri”. Naturalmente poi sarà il Questore a valutare, anche sulla base degli elementi indicati nella proposta, la “gravità e attualità del pericolo”.
Nel testo si sottolinea infatti che il rilascio del permesso non è subordinato alla “presentazione di una denuncia da parte dello straniero, né alla sua collaborazione con gli organi di polizia o con l’autorità giudiziaria”, così come non è nemmeno richiesto “il parere del Procuratore della Repubblica”. Quest’ultimo entra necessariamente in gioco (proponendo il rilascio o dando un parere) solo quando è in corso un procedimento penale per violenza o sfruttamento.
L’articolo 18 del testo Unico invece finora prevedeva il rilascio di uno speciale permesso di soggiorno alle vittime di “situazioni di violenza o di grave sfruttamento” solo se queste tentavano di sottrarsi alle organizzazioni criminali collaborando alle indagini degli organi di polizia.
Ora invece non sarà più indispensabile la denuncia ufficiale degli sfruttatori da parte delle vittime e nemmeno che a chiedere il rilascio di un permesso speciale sia un giudice. I Questori potranno muoversi autonomamente su segnalazione dei servizi sociali o delle associazioni.


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