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TRASPORTO SANITARIO. In Sicilia porte chiuse al volontariato

La denuncia del presidente delle Misericordie Gabriele Brunini contro la proposta di legge sul 118 della Regione

di Redazione

Ancora una volta il volontariato dell’assistenza e del soccorso viene tenuto fuori dalla gestione del trasporto sanitario e di urgenza della Regione Sicilia, nonostante che il “sistema 118”, svolto tramite la società SISE della Croce Rossa Italiana, sia stato e sia al centro di tante polemiche e di tante dichiarazioni di volontà e richieste di cambiamento.


“Le proposte di affidamento dei servizi di trasporto sanitario e di urgenza (sistema 118 in particolare) in discussione all’Assemblea Regionale Siciliana in questi giorni, rischiano di essere l’ennesimo colpo di mano volto a penalizzare ed emarginare il volontariato in genere, e le Misericordie in particolare, che per la sua forte e radicata presenza in Italia,  e particolarmente in Sicilia,  può e deve svolgere la propria missione.”


Lo scrive il Presidente della Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia, Gabriele Brunini, a nome delle Misericordie siciliane, in una lettera inviata al Presidente della Regione Sicilia, all’assessore regionale alla sanità e ai deputati dell’Assemblea Regionale, ai parlamentari nazionali eletti in Sicilia, alla Conferenza Episcopale e ai Prefetti della regione siciliana.


Brunini fa riferimento, in particolare, alla proposta di legge 248 “che a giorni sarà presentata in aula” e rileva come “se la volontà politica rispecchia quanto scritto nel disegno di legge di cui sopra, nonostante le “solite” attenzioni di “facciata”, dobbiamo pensare che si debbano ridimensionare le nostre speranze di cambiamento, che avevamo colto anche nelle disponibilità manifestate da parte del Presidente della Regione Siciliana on. Raffaele Lombardo per un coinvolgimento diretto del volontariato nel segmento della emergenza-urgenza.”


“L’atteggiamento della Regione Siciliana –aggiunge il presidente delle Misericordie d’Italia – non tiene conto, a nostro avviso, di una necessaria migliore strutturazione di un servizio di primaria importanza quale quello del 118, la cui organizzazione, a tuttoggi, appare ancora indefinita, lasciando i cittadini siciliani limitati in un servizio di primaria importanza.”


“Riteniamo –prosegue Brunini- che le Istituzioni siciliane non abbiano brillato, in questi anni, per l’attenzione verso il volontariato dell’assistenza e del soccorso, nonostante le dichiarate attenzioni per il ruolo storico che, da sempre, le nostre associazioni svolgono, e temiamo che si voglia continuare su questa strada.”
“Restiamo in urgente attesa –conclude il presidente delle Misericordie- di una rassicurazione per un percorso condiviso fra Istituzioni e Volontariato per una pianificazione all’altezza delle necessità, per un territorio che  presenta , certamente, ha molti punti bui ed impervi. Attendiamo una urgente risposta per un incontro altrettanto urgente.”


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