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Trasporto sanitario, CRI: Corte Ue promuove Codice del Terzo Settore

La sentenza conferma la bontà della norma italiana che privilegia le associazioni per questa attività. Il presidente Cri, Francesco Rocca: "È una vittoria per le organizzazioni di volontariato che speriamo metta fine ad una lunga e dispendiosa battaglia"

di Giampaolo Cerri

Sulla sentenza odierna della Corte di giustizia europea, in materia di trasporto sanitario in Italia. Si registra una nota di Croce Rossa Italiana.

"La Corte di giustizia dell'Ue", si legge nel comunicato, "ha sancito la piena legittimità della riserva di legge alle organizzazioni di volontariato (odv) del servizio di trasporto in emergenza e urgenza. La decisione odierna dell’organo giurisdizionale europeo stabilisce de facto che solamente le odv possono sottoscrivere convenzioni in via prioritaria con le Amministrazioni pubbliche per il servizio di trasporto. Non possono invece essere parificate alle organizzazioni di volontariato le cooperative sociali poiché, distribuendo utili ai soci, non possono definirsi 'senza scopo di lucro'".

"La Corte", prosegue Croce Rossa, "ha confermato quindi la compatibilità con il Diritto europeo del nostro Codice del Terzo Settore, ponendo fine alla lunga e dispendiosa battaglia delle odv davanti agli organi di giustizia amministrativa".


In argomento interviene anche il presidente Cri, Francesco Rocca: "Quella di oggi", sottolinea, "è una data storica. La sentenza della Corte di giustizia dell'Unione europea è una vittoria per le organizzazioni di volontariato che speriamo metta fine ad una lunga e dispendiosa battaglia. Già qualche mese fa la Corte costituzionale, in riferimento al contributo ambulanze, aveva ampiamente riconosciuto il nostro fondamentale operato. Finalmente, tutto ciò è stato sancito da un autorevolissimo organo super partes".

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