Sostenibilità
TRASPORTI. Legambiente chiede garanzie per i pendolari
Il 14 dicembre entra in vigore l'orario invernale ma nessuno sa quanti treni saranno a disposizione del trasporto locale. La denuncia dell'associazione ambientalista che oggi ha presentato il report della campagna Pendolaria
di Redazione
Alle carrozze vecchie e sovraffollate, ai ritardi e ai disagi che spesso caratterizzano il viaggio in treno dei pendolari si aggiunge ora il rischio concreto di veder tagliare diverse linee. Manca perfino il nuovo orario, quello che dovrebbe entrare in vigore il 14 dicembre e che per la prima volta Trenitalia non ha stampato perchè tuttora non in grado di stabilire quali e quanti mezzi ci saranno a disposizione.
Come e’ possibile che a fronte di un sostanzioso aumento della domanda pendolare, i servizi diminuiscano? La denuncia viene da Legambiente che ha presentato oggi a Roma un Rapporto nell’ambito della campagna Pendolaria. Sono 14 milioni le persone che, secondo il Censis, si spostano ogni giorno per motivi di lavoro o studio verso le principali città – un processo esploso negli ultimi due decenni e in rapida e costante crescita – eppure gli investimenti per il servizio ferroviario pendolare da parte dello Stato sono fermi da anni.
Nella Finanziaria in corso di approvazione alla Camera mancano all’appello almeno 400milioni di euro per garantire i servizi essenziali e scongiurare il taglio di linee frequentate da migliaia di persone ogni giorno. E’ stata anche abolita la detrazione per gli abbonamenti al servizio pubblico introdotta dalla Finanziaria 2008. Stessa situazione sul fronte Regioni: l’ammontare degli stanziamenti per il servizio (ossia il contributo a Trenitalia o agli altri concessionari per avere piu’ treni in circolazione) e per l’acquisto di nuove carrozze non arriva in nessun caso allo 0,4% del bilancio regionale.
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