Sostenibilità
Trasparenza bancaria: troppe le aziende di credito “distratte”
Un'indagine di Altroconsumo sull'adeguamento delle banche alle nuove norme di tutela dei risparmiatori
A una settimana dall’entrata in vigore delle nuove norme sulla trasparenza bancaria, il settimanale Altroconsumo ha effettuato un?indagine sulla piazza milanese (generalmente considerata come la più evoluta d’Italia) per verificare l’adeguamento degli istituti di credito. I risultati, pubblicati su Soldi Sette, settimanale di informazione finanziaria di Altroconsumo, dimostrano che il settore fatica ad acquisire comportamenti trasparenti.
Le nuove norme, entrate in vigore a inizio ottobre, prevedono che quando si vuole aprire un conto corrente la banca sia obbligata a fornire una copia del contratto che sta proponendo ancor prima di essere firmato, mentre fino ad oggi era obbligata a dare una copia solo dopo la firma.
Altroconsumo ha ?bussato? agli sportelli di sette filiali di altrettante banche leader, controllando le informazioni fornite alla clientela.
Allo sportello è stato comunicato di voler chiudere il vecchio conto, divenuto troppo caro e aprirne uno nuovo presso un’altra banca, chiedendo di vedere prima una copia del contratto di apertura. I risultati: ben 4 banche su 7 si eran “dimenticate” di mettere in bacheca gli avvisi sulle norme di trasparenza. Ben più gravi i riscontri sulla copia del contratto da fornire alla clientela: in ben 3 banche su 7 non è stato consegnato nulla.
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.