Non profit

Trans vere vittime dello scandalo

Dopo l'affaire Marrazzo parla Fabianna Tozzi Daneri, presidente dell'associazione TransGenere

di Gabriella Meroni

La loro ultima iniziativa, varata prima che scoppiasse l’affaire Marrazzo, è stata l’avvio di gruppi di auto-mutuo-aiuto per persone trans alle prese con situazioni difficili e disagi personali, per dare loro l’occasione di parlarne e sfogarsi in un ambiente amico. «Loro» sono quelli dell’associazione TransGenere, promotrice tra l’altro del primo consultorio dedicato ai trans e transgender d’Italia, che ha sede a Torre del Lago (Lucca).

Presidente dell’associazione e «moderatrice» degli incontri è Fabianna Tozzi Daneri (con il microfono nella foto in homepage), con cui abbiamo parlato della realtà dei trans, finiti loro malgrado al centro di una tempesta mediatica dai tratti anche torbidi e morbosi. «La realtà non è assolutamente quella che emerge da giornali e tv», dichiara la Tozzi. «I mass media aprono delle “finestre” sul mondo dei trans solo in occasione di questi scandali e scandaletti sessuali che coinvolgono i potenti. Purtroppo però a rimetterci non sono solo i politici ma anche i trans, di cui si parla, come è successo nel caso Marrazzo, solo come di persone legate alla prostituzione, alla malavita, alla droga. Non è così, ovviamente», continua, «e spiace constatare che il binomio trans-prostitute è duro a morire. Quelle trans erano anche prostitute, ma la prostituzione non è legata all’essere trans, mica è nel dna…». Insomma, i soliti stereotipi che possono abbattersi come un macigno su persone che già normalmente fanno non poca fatica per farsi accettare, con tutte le loro contraddizioni e i loro vissuti, che a volte possono essere poco sereni. «I trans vivono nella società come tutti gli altri, ma spesso lottano più degli altri per affermare se stessi, arrivare a un posto di lavoro, ottenere un riconoscimento sociale e quei diritti che la Costituzione garantisce a ogni cittadino. I problemi sono tanti, la fatica enorme. E poi, che succede? Scoppia lo scandalo, e magari i passi fatti finora vengono vanificati in un attimo dalla cattiva informazione». In questo panorama desolato, tuttavia, Fabianna Tozzi Daneri riesce a cogliere un aspetto positivo: «La cosa buona è che spesso in questi casi si aprono dei varchi, ci sono persone che si avvicinano, si informano, mi intervistano… e così, nel dialogo e nel confronto, si arriva a una maggiore conoscenza reciproca».

Intanto, il primo appuntamento dei gruppi di auto-mutuo-aiuto ha registrato il tutto esaurito: «È andata molto bene», conferma la presidente di TransGenere, «il nostro Consultorio ha una settantina di utenti e registriamo in tutti un grande bisogno di parlare, raccontare, condividere la propria esperienza in un contesto protetto». Il primo incontro si è svolto il 19 ottobre, il prossimo si terrà il 2 novembre. Tutti i recapiti dell’associazione, che ha anche una linea amica (tel. 0584.350469) sono sul sito.


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