Mondo
Traffico di bimbi, la Moldavia blocca le adozioni
La decisione, presa ieri dal primo ministro Vasile Tarlev, giunge dopo episodi poco chiari di adozioni internazionali che potrebbero celare un traffico d'organi
La Moldavia ha deciso di bloccare temporaneamente l’adozione di minori da parte di cittadini stranieri. Il provvedimento è stato preso per prevenire un sospetto commercio di bambini.
A dare la notizia, che ha avuto una larghissima eco sulla stampa locale, sono stati i cooperanti dell’associazione AiBi-Amici dei Bambini.
La sospensione è stata proposta dal Primo Ministro moldavo Vasile Tarlev e rimarrà in vigore finché gli organi giudiziari non avranno condotto un’accurata analisi della situazione.
Il primo ministro ha incaricato i Ministeri della Giustizia, degli Affari Interni, degli Affari Esteri e la Procura Generale, in collaborazione con le altre strutture dello stato, di esaminare seriamente il problema, di valutare la correttezza della procedure di adozione e di verificare le condizioni dei minori adottati da cittadini stranieri.
Vasile Tarlev ha segnalato che secondo i primi dati raccolti, in questo ambito vengono permesse delle serie violazioni : sono emersi non pochi casi in cui con il pretesto dell’adozione i bambini moldavi vengono venduti all’estero per il trapianto di organi e per altri scopi poco chiari. “L’adozione di bambini moldavi per alcuni è diventato un business gestito con una rete ben sviluppata” ha dichiarato Tarlev.
Secondo la vigente legislazione l’adozione di minori moldavi da parte di cittadini stranieri avviene tramite il Comitato Moldavo per le adozioni, i bambini possono essere proposti in adozione a genitori stranieri solo dopo essere stati offerti in adozione in patria almeno tre volte.
Info: www.aibi.it
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