Cultura

Tracciabilità e sostenibilità contro le frodi

Andrea Ferrante (Aiab) commenta i dati del rapporto Ecomafie di Legambiente parlando di come contrastare l'agromafia

di Redazione

La tracciabilità alimentare e un’agricoltura sostenibile sono due strumenti che possono aiutare a contrastare le frodi alimentari. Andrea Ferrante, presidente nazionale dell’Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica (Aiab) commentando i dati sulle frodi alimentari emersi dal rapporto Ecomafia 2011 di Legambiente presentato questa mattina osserva che: «L’attacco della criminalità organizzata al settore agroalimentare mette a rischio la sicurezza alimentare del nostro cibo, la salute dei cittadini e il nostro settore primario in generale. L’agromafia penalizza inoltre i produttori onesti che rispettano le leggi, i contratti e il lavoro».
Dal rapporto Ecomafie, infatti, «emerge un quadro allarmante non solo dei crimini ambientali in Italia, ma anche delle frodi alimentari made in Italy che fruttano all’agromafia un giro d’affari stimato di 7,5 miliardi di euro l’anno» aggiunge Ferrante. «Contro le frodi alimentari e le contraffazioni di marchi ed etichette sono solo due le risposte possibili: inserire quanto prima i delitti ambientali nel codice penale e puntare su modelli di agricoltura caratterizzati da qualità, sostenibilità, valorizzazione delle produzioni tradizioni e locali, filiera corta, nonché da un rigoroso sistema di tracciabilità che abbracci tutta la filiera. Elementi distintivi che già oggi si ritrovano nel biologico».

Sostenibilità e tracciabilità, prosegue il presidente di Aiab «sono garantite dagli standard dell’agricoltura biologica certificata. Promuovere il bio, quindi, significa lasciare meno spazio di manovra alla criminalità organizzata, contrastando così il diffondersi dell’agromafia. Combattere l’illegalità  significa anche contrastare lo sfruttamento e il lavoro nero. Proprio per questo Aiab sta promuovendo iniziative contro il lavoro irregolare, anche attraverso la diffusione del marchio “Qualità Lavoro” che attesta il rispetto delle normative e dei contratti del settore agricolo».

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