Politica

Tra un lenzuolo e l’e-voto

Siamo nel 2005, la rivoluzione digitale ha pervaso qualsiasi ambito della nostra attività quotidiana, fino a creare nuove malattie o dipendenze, nuove abitudini e nuove economie...

di Riccardo Bagnato

Lenzuolo o fazzoletto? Al centro di una piccola bagarre fra Prodi e il ministro degli Interni, Pisanu le dimensioni della prossima scheda elettorale: grande come un lenzuolo per il primo, tutt?al più come un fazzoletto per il secondo. Robe da matti. Siamo nel 2005, la rivoluzione digitale ha pervaso qualsiasi ambito della nostra attività quotidiana, fino a creare nuove malattie o dipendenze, nuove abitudini e nuove economie, ma a votare no: ci affideremo al caro vecchio seggio, alla cara vecchia carta, alla cara e vecchia illusione. «Il potere», d?altro canto diceva qualcuno, «detesta Internet, ma non ne può più fare a meno»: tanto più se il potere di cui parliamo è quello politico. Non che Internet sia la panacea di tutti i mali, per carità, ma visti i casi di analfabetismo informatico di magistrati e politici che in questi ultimi anni hanno condannato o legiferato sotto pressione di questa o quella lobby, senza capirne nulla, beh: quasi. Figuriamoci se la stessa classe politica è incline a prendere in considerazione il concetto di e-democracy. E allora ecco un sito fra i migliori sull?argomento. Che tra i nostri lettori ci sia anche il vincitore del 9 aprile? www.e-democracy.gov.uk Usabilità:*** Contenuti:*** Software: ** Grafica: **


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