Formazione

Tra Ginevra e Tunisi: la società dell’informazione del futuro

Dal 10 al 12 dicembre prossimo si terrà il World Summit on the Information Society. La prima fase a Ginevra e la seconda a Tunisi nel 2005

di Riccardo Bagnato

Ne parlano pochi giornali. Ma online ci si sta preparando da mesi: si discute, ci si incontra, si redigono documenti, si inviano lettere ai parlamentari e non solo. è strano vedere come la velocità e le priorità vengano di volta in volta deluse o fortificate, dipendentemente dallo strumento di comunicazione che si usa. Strano, per quanto ovvio. Ma proprio su questo e molto altro si discuterà proprio a Ginevra, dal 10 al 12 dicembre prossimi, in occasione del World Summit on the Information Society (www.wsis.org), che sarà diviso in due fasi: la prima per l?appunto a Ginevra e la seconda a Tunisi nel novembre del 2005. Promosso dall?Onu e dall?Itu (International Telecommunication Union), il Summit avrà come principale obiettivo quello di scrivere e far sottoscrivere una Dichiarazione dei principi e piano di azione, alla quale, in linea di massima, parteciperanno in eguale misura aziende, istituzioni e la società civile, cui è dedicato un sito (www.geneva2003.org), per accreditarsi, e discutere delle diverse possibilità di partecipazione. In tempi di duopolio, miopolio e bipolio, insomma, l?Onu e la più importante organizzazione per le telecomunicazioni mondiali si sono date un luogo e un tempo per valutare tutti gli aspetti concernenti la società dell?informazione, legittimando di fatto la necessità di verificarne i principi e le modalità. D?altra parte, sebbene la società civile sia invitata a parteciparvi, l?impegno risulta oltremodo oneroso, la burocrazia scostante, le dinamiche non sempre evidenti. Per capirci un po? di più e poter arrivare all?appuntamento informati, quindi, l?associazione Cris (www.crisinfo.org), nel mondo, e in Italia, insieme ad altre realtà, fra cui Unimondo e Indymedia (www.hubproject.org) e l?Università di Padova, possono essere un primo punto di riferimento. Ci si può anche iscrivere alle mailing list dedicate: quella di Indymedia o quella di Cris-italia


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