Sostenibilità

Tra buone pratiche e integrazione

di Redazione

Tante le novità alla XIII edizione della Gaia Fiera della Città Aperta a cominciare dalla location: i giardini di via Piave a Mestre. «Vicini alla stazione, sono un luogo che di giorno è frequentato dalle badanti, mentre alla sera è un luogo di ritrovo per rom e cittadini bengalesi, quindi gli abitanti di Mestre li evitano, invece noi vogliamo che diventino un luogo di tutti», così Michele Boato, dell’Ecoistituto del Veneto Alex Langer, che con Rete Ambiente Veneto ha organizzato la manfestazione. «La fiera si apre al mondo, prima era solo ambientale ora, se vogliamo proprio usare un aggettivo, è un po’ più sociale».
Una seconda novità è l’introduzione di spettacoli, come, per esempio, il concerto pomeridiano del coro femminile Ucraina Più. Nel segno della tradizione l’esposizione riguardante le tecnologie solari, la bioedilizia, la mobilità sostenibile, l’agricoltura biologica e la cucina vegetariana e «nel filone dell’integrazione rientra anche l’introduzione del kebab tra le specialità. Inoltre abbiamo ampliato l’area dell’artigianato sia etnico sia locale con le collane di vetro delle donne di Murano e il tombolo». E poi tanti e tanti laboratori di buone pratiche ambientali, dal risparmio energetico alla manutenzione delle biciclette, dal pane fatto in casa alla piantumazione di una siepe di erbe aromatiche nei giardini stessi.
20 settembre, Mestre, Giardini di viale Piave, www.ecoistituto-italia.org

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