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Tpi: Macedonia firma accordo per immunità Usa
Non si sono fatti attendere i risultati dell'aut-aut imposto da Bush ai Paesi che non hanno firmato gli accordi bilaterali che garantiscono ai cittadini Usa l'immunità davanti al Tribunale penale in
di Paolo Manzo
Non si sono fatti attendere i risultati dell”’aut-aut” imposto da Washington ai paesi che non hanno ancora firmato gli accordi bilaterali che garantiscono ai cittadini statunitensi l’immunita’ davanti al Tribunale penale internazionale. La Macedonia ha infatti firmato il cosiddetto ”articolo 38”, il controverso accordo cui si oppone l’Unione Europea, che e’ stato il principale sponsor del Tribunale, nato con la Conferenza di Roma nel luglio del 1998, in modo da garantire la continuazione del flusso degli aiuti militari di Washington, che nel 2002 sono stati pari ad 11 milioni di dollari. La firma di Skopje arriva a poche ore dalla scadenza dell’ultimatum fissato, per la mezzanotte di oggi, da Washington per la firma degli accordi da parte di una trentina di paesi che ancora non l’hanno fatto. Pena il congelamento immediato dei fondi ancora non stanziati per la cooperazione militare nell’anno in corso, ed il rischio che scompaiano dai budget del prossimo anno le voci relative agli aiuti militari a quei paesi.
Un monito che era stato rivolto anche alla Macedonia, per la quale il sostegno statunitense dal punto di vista militare e’ cruciale al mantenimento e finanziamento delle complesse riforme avviate dagli accordi di pace raggiunti per mettere fine alla rivolta della minoranza albanese nel 2001. La firma di Skopje e’ destinata a creare tensioni con la Ue, che guida la ricostruzione economica in Macedonia: ”come futuro membro della Ue, la Macedonia deve sostenere con forza il nuovo tribunale” aveva detto il rappresentante della Ue nel paese, Alexis Bruhins. Ma, a differenza di quanto minacciato da Washington in senso contrario, da Bruxelles non dovrebbero partire sanzioni per Skopje ”considerando che non e’ un membro della Ue, ma, quando dovra’ entrare nell’Unione, sara’ tenuta ad accettare tutte le decisioni e regole europee, compreso il sostegno al Tpi” fanno sapere fonti della Ue.
Sono finora 44, dei 90 paesi firmatari del Trattato del Tpi, i paesi che hanno chiuso accordi bilaterali con Washington per concedere l’immunita’ ai cittadini statunitensi di fronte al Tpi, in modo che Washington – che, minacciando di ritirarsi da tutte le operazioni di peacekeeping dell’Onu, ha ottenuto due anni di immunita’ generale – potra’ essere definitivamente protetta dal Tribunale per i crimini di guerra e contro l’umanita’ cui si l’amministrazione Bush si e’ opposto dal suo primo giorno di mandato. Ben 25 dei 44 paesi hanno firmato poco prima della scadenza dell’ultimatum del primo luglio, come ha ammesso lo stesso dipartimento di Stato.
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