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TPI: Conso, in Iraq gli Usa vogliono le mani libere

'In Iraq gli Stati Uniti ritengono di avere le mani libere perche' non hanno aderito alla Corte Penale Internazionale, ma e' proprio per questo che non l'hanno fatto''.

di Paul Ricard

”In Iraq gli Stati Uniti ritengono di avere le mani libere perche’ non hanno aderito alla Corte Penale Internazionale, ma e’ proprio per questo che non l’hanno fatto”. Lo ha affermato Giovanni Conso, ex presidente della Corte Costituzionale e ex ministro della Giustizia, a margine di un convegno, a Torino, sulla Corte Penale Internazionale. ”Chi ha molto potere – ha detto – non vuole avere ingerenze e non vuole rendere conto a nessuno. E’ questo il caso degli Usa nei confronti della preannunciata, e speriamo ancora evitabile guerra in Iraq. I potenti non amano mai essere giudicati da altri. Vogliono essere al di sopra di tutto e avere mano libera”. ”In questa ottica non certo apprezzabile di autoritarismo – ha aggiunto Conso – si spiega l’ opposizione alla Corte Penale Internazionale di Paesi come gli Usa, la Russia e la Cina”. ”Questi Paesi – ha sottolineato – hanno sempre cercato di impedire la nascita della Corte. Hanno fatto sistematico ostruzionismo, soprattutto gli Usa, sia durante i lavori per l’ approvazione dello statuto, sia dopo. E continueranno a farlo, in una logica che lasciamo interpretare da chi ha a cuore i diritti umani, e da chi vuole vedere perseguiti, e possibilmente non piu’ commessi, crimini di una odiosita’ che grida vendetta davanti a Dio e agli uomini, come sono il genocidio, i crimini di guerra e quelli contro l’ umanita”’.


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