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Touadì: «Una legge da apartheid»
Parla Jean Leonard Touadi, l'unico parlamentare nero italiano
di Redazione

di Lucia Ritrovato
L’onorevole Jean Leonard Touadi, l’unico parlamentare nero in Italia, invita la popolazione italiana a mobilitarsi contro il pacchetto sicurezza. “Non possiamo restare in silenzio. Questo governo sta portando il Paese verso l’apartheid”
Onorevole cosa cambierà da domani in Italia se ci sarà l’approvazione completa del decreto sicurezza?
Possiamo senza dubbio affermare che avremo un Paese separato: tra cittadini e persone senza diritti, neanche i fondamentali. Dovremo celebrare la morte della democrazia e della nostra Costituzione perché avremo un regime di legislazione separata anche nel diritto penale. Soprattutto prenderemo atto che la nostra è una legislazione senza umanità, senza etica che non produce sicurezza. Sarà un giorno emblematico da ricordare con profonda tristezza.
Quali sono gli emendamenti per cui si è maggiormente battuto e che ritiene i più “pericolosi”?
Il reato di clandestinità. E’ la prima volta che nel nostro ordinamento giuridico qualcuno viene condannato non per quello che fa ma per quello che è. Oggi tocca agli immigrati, domani ai senza fissa dimora, insomma viene a mancare la consistenza del bene giuridico tutelato e la consistenza dell’azione compiuta dal soggetto. Questa normativa ha nascoste nelle pieghe degli emendamenti cose con effetti terribili sulle vite delle persone.
Si riferisce anche al registro delle persone senza dimora e alle ronde?
In questa legge è celato il criterio che eguaglia il problema sociale a quello dell’ordine pubblico. Mi chiedo perché il registro delle persone senza dimora sarà depositato al Ministero degli Interni e non a quello degli Affari Sociali o presso i comuni che devono programmare gli interventi di assistenza. Con le ronde poi si pongono i presupposti per una distinzione tra cittadini normali e gli altri che, a loro giudizio, sarebbero un pericolo per la comunità. Ma su quale base queste ronde denunceranno alle autorità figura sospette?
Cosa farà a questo punto l’opposizione?
Noi abbiamo già presentato in Parlamento una serie di eccezioni di incostituzionalità al pacchetto sicurezza che sono state respinte. Abbiamo fiducia però, che dopo l’approvazione in aula qualunque giudice di fronte ai casi particolari che si troverà davanti possa impugnare la normativa e rimandarla a un esame da parte della Corte costituzionale. I partiti poi devono ripartire dalla gente che crede ancora in una democrazia. Purtroppo questa maggioranza ha vinto proprio grazie alla società che è evidentemente assopita.
Che intende?
Il nostro premier, come il Ministro Maroni, sono stati bravissimi nel distillare il virus dell’indifferenza e della paura. Hanno vinto prima tra la gente e poi in Parlamento. Nell’immaginario sociale si sono sedimentati infatti dei concetti che sarà difficile portar via. Hanno introdotto quello che io chiamo “cattivismo”. Basta sentire come parlano, il linguaggio che usano, non fanno altro che insinuare qualcosa di pericoloso nella mente della gente. Se Berlusconi dice : no alla multietnicità, il prossimo passo quale sarà? La purezza etnica o la negazione della convivenza con chi non ci somiglia? Non credo che gli italiani vogliano piegarsi al destino di una apartheid italiana. Mi aspetto anche che la Chiesa si faccia sentire a gran voce e non così timidamente. Nulla si è sentito a riguardo da Bagnasco o da Bertone.
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