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Toscana, un piano per i trapianti

Regione Toscana. Deliberazione del Consiglio regionale n. 369 del 25 novembre 1997. Azione programmata sulla donazione e il trapianto di organi, tessuti, cellule. B.U. n.2 del 21 gennaio 1998.

di Alba Arcuri

Il Consiglio regionale toscano ha approvato, su proposta del Presidente, la delibera riguardante la programmazione e la gestione delle donazioni e dei trapianti, al fine di mettere ordine in un settore tanto delicato. Il principio guida dell?Azione programmata è la centralità del paziente nell?organizzazione delle attività del trapianto. Per assolvere a questo compito la Regione si impegna ad attuare un sistema organizzativo capillare e regolato da linee guida e protocolli specifici, sulla base di programmi annuali regionali, che consenta sia di incrementare il numero delle donazioni, sia di assicurare al cittadino-paziente un percorso assistenziale certo e coordinato su tutto il territorio. Fondamentale da questo punto di vista sarà l?organizzazione delle attività: la sensibilizzazione della collettività in materia di donazione sarà il primo passo, e in questo compito sono coinvolte in prima istanza le associazioni di volontariato. Seguirà l?impegno ad aumentare e rendere più agevoli le attività di prelievo e a ridurre conseguentemente il ricorso a strutture esterne alla Regione. A questo proposito è stato istituito, presso il Dipartimento del diritto alla salute e politiche della solidarietà, un Comitato regionale donazione e trapianto, nominato dalla Giunta e presieduto dall?assessore per il Diritto alla salute. Nella rete regionale per le attività di donazione e prelievo sono coinvolti, oltre alla Commissione tecnica regionale e ai coordinatori locali, anche i medici di medicina generale e le associazioni di volontariato. Sarà compito di queste ultime sviluppare la sensibilità della collettività alla donazione favorendo una scelta consapevole da parte del cittadino. Le Aziende Usl, in questo senso, promuoveranno le iniziative delle associazioni attraverso il coordinatore locale alla donazione e al prelievo.

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