Cultura

Toscana, SOS biologico

L'allarme di Legambiente Toscana, Aiab Toscana, Foro Contadino, C.T.P.B (Coordinamento Toscano Produttori Biologici) e Associazione Biodinamica

di Gabriella Meroni

I produttori biologici toscani rischiano la scomparsa a causa di un?errata politica agricola regionale, un rischio gravissimo per la qualità e la sicurezza alimentari, ma anche per l?economia della nostra regione. Questo l?allarme lanciato da Legambiente Toscana, Aiab Toscana (Associazione Italiana per l?Agricoltura Biologica della Toscana), Foro Contadino, C.T.P.B (Coordinamento Toscano Produttori Biologici) e Associazione Biodinamica in occasione della conferenza stampa convocata oggi presso le Giubbe Rosse a Firenze. Queste associazioni insieme alle aziende agricole biologiche toscane, hanno rivolto un appello al Presidente della Regione Toscana Claudio Martini e all?Assessore Regionale all?Agricoltura Tito Barbini chiedendo che la Regione riveda il suo atteggiamento e che venga ripristinata la priorità dei finanziamenti all?agricoltura biologica. ?Se nei prossimi giorni non si verificheranno fatti nuovi siamo pronti a manifestare in occasione del meeting di S.Rossore del 15/16 Luglio?- è quanto dichiarano le associazioni promotrici della conferenza stampa e tutte le altre che hanno aderito all?appello (che alleghiamo a questo comunicato) Tra i firmatari, anche l?ospedale pediatrico Mayer di Firenze che da tempo ha adottato una mensa biologica per fornire un?alimentazione sana e corretta ai propri piccoli pazienti. Un secondo appello, questa volta promosso dalle stesse aziende biologiche, stà raccogliendo altre centinaia di firme. Se nel Piano di Sviluppo Rurale 2000-2006 la Regione Toscana aveva orgogliosamente annunciato l?intenzione d?intraprendere una politica di promozione e sostegno dell?agricoltura biologica, puntando verso l?ambizioso obiettivo d? accreditarsi in Europa come una regione leader nella valorizzazione delle biodiversità, della naturalezza e delle tipicità locali, a due anni di distanza due successive delibere smentiscono nei fatti tutte queste belle promesse e dirottano la linea politica regionale verso la penalizzazione delle aziende agricole biologiche a favore dell?agricoltura integrata. La prima di queste delibere la n° 1311 del 25/ 11/02 rende vana la priorità dei produttori biologici, rispetto alle altre aziende, in merito alle Misure Agroambientali del Piano di Sviluppo Rurale della Regione Toscana, riconoscendo loro solo una minima percentuale dei finanziamenti promessi. Come dire: volevo ma non posso! E di nuovo con la delibera n° 452 del 12 Maggio, ribadisce la stessa regola: nessuna priorità al bio nel PSR di quest?anno.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA