Volontariato

Toscana: nel 2003 5 mln alla cooperazione internazionale

Si conclude oggi la quarta conferenza regionale sulla cooperazione decentrata

di Francesco Agresti

Oltre un terzo del mondo ha rapporti con la Toscana, 68 sono i Paesi destinatari degli interventi realizzati da Comuni e Province, comunità montane, scuole ed università, ospedali, Asl ed associazioni che operano sul territorio regionale; 21 quelli dell?Africa non mediterranea,. 16 le nazioni in America Latina, 11 nell’Europa centro-orientale, 9 in Asia, 6 nell’Europa sud-orientale e 5 tra il Mediteraneo ed il Medio Oriente Nel 2003 in Toscana sono stati investiti cinque milioni di euro per la cooperazione internazionale. I fondi sono stati utilizzati per attivare 60 nuovi progetti e continuare gli oltre 100 già avviati nel 2002. I dati sono stati resi noti nel corso della quarta conferenza regionale sulla cooperazione decentrata che si conclude oggi Dei cinque milioni di euro stanziati per il 2003, tre milioni e mezzo riguardano la cooperazione sanitaria. Settecentomila provengono da Comuni, Province, enti locali ed altri soggetti toscani. Cinquecentomila arrivano dallo Stato e dall’Unione europea. Nel 2002 le risorse investite erano state 4 milioni e 833 mila: quasi due milioni e mezzo erano fondi regionali. La cooperazione sanitaria. La Toscana accoglie ogni anno nei propri ospedali fino a 300 bambini: vittime di guerra ma anche affetti da gravi patologie che, dove sono nati, non potrebbero altrimenti essere curate. Negli stessi paesi la Toscana invia medicinali ed apparecchiature dismesse dalle proprie Asl ma ancora funzionanti. Si aggiunge la formazione di personale medico e paramedico, che ha permesso alla Toscana di costruire rapporti di amicizia e di lavoro con molti paesi: dall’Algeria all’Iraq, dalla Libia alla Sierra Leone fino al Sud Africa. Altri programmi nascono invece da problematiche ambientali e coinvolgono più direttamente associazioni di cittadini: dalla Bielorussia ogni anno giungono in Toscana bambini che soggiornano per qualche settimana nella nostra regione per fortificare il loro sistema immunitario, a rischio dopo l’esplosione nel 1986 di un reattore nucleare la cui nube radioattiva attraversò l’intera Europa. Dal 1992 i bambini ospitati sono oltre seimila.. La Regione si è fatta promotrice infine di un protocollo firmato a marzo del 2003 con il quale oltre 70 fra Comuni e Province della Toscana si sono impegnati ad adottare uno degli ospedali di Emergency sparsi per il mondo, destinando alle attività di assistenza alle vittime di guerra una cifra simbolica del loro bilancio. Dai porti al turismo: sviluppare l’economia per aiutare l’economia. Ci sono ‘gemellaggi’ in Toscana che nascono da scambi economici e commerciali, aiuti per sviluppare i porti o costituire una banca del grano. Altri servono a migliorare le condizioni igienico-sanitarie dei villaggi o a creare nuove imprese ed imprenditori, a sostenere o valorizzare, a fini turistici, il patrimonio culturale di una certa area. Non mancano a volte rapporti semplicemente culturali. Ad oggi sono oltre 300 i patti di gemellaggio e di amicizia stipulati nella nostra regione con città di tutti i paesi del mondo. Microcredito. La Regione ha firmato nel 2000 un accordo con Banca Etica per il suo sviluppo nell’area dei Balcani ed in Argentina. Con una contributo di circa 50 mila euro l’anno, la Regione ha attivato iniziative di microcredito in Serbia ed Albania nel 2001-2002 e in Argentina nel 2002-2003. Cooperazione allo sviluppo. Nel 2003 la Toscana ha concentrato la propria attenzione sul problema dell’acqua, risorsa preziosa e rara in diversi paesi del mondo. Partendo dalla cultura, ha cercato di facilitare il dialogo in Medio oriente ed è intervenuta anche nei Balcani. Un centesimo per metro cubo d’acqua consumato contro la siccità. E’ l’esito del protocollo firmato a dicembre del 2002 con Publiacqua, Cispel Toscana e Comuni dell’Ato 3. Sono stati stanziati 900 mila euro, un centesimo che i gestori hanno messo a disposizione per ogni metro cubo di acqua consumato dai cittadini e dalle imprese: 849 mila sono sono serviti a finanziare dieci progetti (dall’Eritrea al Sahara algerino, dal Malì e l’Angola alla Tanzania, dal Messico, l’Argentina ed il Brasile fino al Vietnam), altri 51 mila sono stati destinati ad interventi di primo soccorso alle zone algerine colpite dal terremoto. 400 cisterne per portare l’acqua in Brasile. Durante il meeting sulla globalizzazione di San Rossore, la Toscana ha promosso un protocollo di intesa tra Comuni e Province per contribuire alla costruzione di un milione di cisterne per la captazione dell’acqua piovana nel nord-est del Brasile. All’iniziativa hanno aderito più di cento enti, per oltre 130 mila euro di finanziamenti. Con l’aiuto della Regione il contributo è diventato di 200 mila euro, che permetteranno di costruire 400 cisterne. Il progetto fa parte del programma “Fame zero” lanciato dal presidente brasiliano Lula. Med Cooperation, la cultura per il dialogo in Terra Santa. Med Cooperation, che da poco ha concluso la sua prima fase, è un progetto fra città israeliane, palestinesi e toscane sui temi dello sviluppo locale. Sono stati investiti 281 mila euro: 223.400 arrivano dal’Unione europea, il resto sono fondi regionali. La “Strada del patrimonio culturale del nord della Terra Santa” è invece un percorso di valorizzazione dei territori lungo i confini tra Israele e Palestina, un itinerario alternativo rispetto alle rotte classiche che partendo da Acco, vicino al Libano, collega Haifa, Taibeh, Tulkarem, Anabta e Nablus, nel cuore della Cisgiordania. L’obiettivo è valorizzare il patrimonio artistico, storico e ambientale di queste terre: anche le produzioni tipiche e i presidi alimentari. La Toscana si è impegnata a finanziare il nuovo progetto con un primo stanziamento di 100 mila euro Programma di cooperazione nell’area Balcanica. A settembre è partito un programma di cooperazione nei Balcani, di tre anni, che vede coinvolti 21 governi locali dei Paesi dell’ex Jugoslavia e dell’Albania e 11 enti locali della Toscana, insieme a Irpet e Cispel toscana. Sviluppo economico locale e gestione dei servizi pubblici locali saranno i temi. E’ previsto un cofinanziamento di circa 4 milioni di euro della Regione e del Ministero degli affari esteri.


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