Famiglia
Toscana, nasce la commissione per le autonomie sociali
Esprimerà pareri e proposte al Consiglio regionale
di Redazione
All’unanimita’ la Commissione speciale per gli adempimenti statutari del Consiglio regionale della Toscana ha licenziato la proposta di legge che disciplina la Conferenza permanente delle autonomie sociali, prevista dall’articolo 61 dello Statuto regionale. La Conferenza, oltre a promuovere specifici studi e ricerche, si riunira’ in almeno tre sessioni annuali per esprimere pareri e proposte al Consiglio sugli atti di programmazione economica, sociale e territoriale. Verifichera’, inoltre, gli esiti delle politiche regionali, presentando una relazione annuale al Consiglio. Ogni anno sara’ organizzata anche una Conferenza per illustrare una Relazione sullo stato delle autonomie sociali in Toscana, assicurando la piu’ ampia partecipazione dei soggetti interessati. Il nuovo organismo sara’ composto da trentatre’ rappresentanti delle varie associazioni del settore. Le associazioni di promozione sociale e culturale ne designeranno sette, come le organizzazioni di volontariato; tre, invece, le associazioni di tutela dei consumatori e altri tre le cooperative sociali. Per le altre associazioni, che non hanno un albo o un registro regionale, la procedura e’ piu’ complessa.
Le associazioni iscriveranno tutti i soggetti che intendono partecipare alla Conferenza in appositi elenchi, divisi per categoria. Successivamente il presidente del Consiglio regionale invitera’ tutti gli iscritti a presentare un proprio candidato, tra i quali l’Ufficio di presidenza scegliera’ i rappresenanti delle diverse categorie: tre delle imprese sociali, due delle associazioni di cooperative sociali, due delle associazioni delle imprese sociali, due delle fondazioni che operano nel sociale, due delle associazioni che operano nel sociale, ma che non rientrano nelle categorie precedenti, due delle associazioni dei disabili. Tutte le procedure di nomina si concluderanno in novanta giorni. A guidare la Conferenza, che dura in carica quanto il Consiglio regionale, ci sara’ un presidente, affiancato da due vicepresidenti. La proposta di legge, che dara’ voce alla complessa realta’ del terzo settore, e’ il primo testo legislativo di attuazione del nuovo Statuto e sara’ all’ordine del giorno della prossima seduta dell’assemblea.
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