Cultura

Toscana-Montichiello: abuso d’immagine?

No, ha sostenuto il vicepresidente della Giunta regionale della Toscana Federico Gelli rispondendo a due interrogazioni

di Redazione

Nella pagina pubblicitaria apparsa sulla rivista del Touring club italiano, in cui si promuove la vendita delle villette del nuovo e discussissimo insediamento di Monticchiello (Siena), non c’e’ stato abuso dell’immagine della Toscana e del suo paesaggio. A sostenerlo e’ stato il vicepresidente della Giunta regionale della Toscana Federico Gelli, che ha risposto in aula a due interrogazioni in merito: una presentata dai Verdi Mario Lupi e Fabio Roggiolani, l’altra da Andrea Agresti (Alleanza nazionale). Roggiolani e Lupi, riscontrato che la pagina promozionale usa uno sfondo tipico della Val d’Orcia e cita Provincia e Comune di Siena, avevano interrogato la Giunta per sapere se non intendesse ”adire a vie legali per impedire l’abuso dell’immagine della Toscana e del suo paesaggio per promozioni commerciali e l’uso improprio di citazioni istituzionali”, e se non ritenesse ”di salvaguardare il diritto di critica dei cittadini toscani messo in discussione da una causa di risarcimento danni annunciato dalla ditta costruttrice delle villette per il termine usato ‘ecomostro”’. Andrea Agresti aveva chiesto inoltre alla Giunta se la Regione non avesse intenzione di evitare che ”il caso Monticchiello si trasformi in una grave speculazione edilizia, e per impedire che si verifichino in futuro altri casi del genere in Toscana”. Secondo il vicepresidente della Giunta regionale il messaggio sulla rivista del Touring club ”e’ presentato con una certa enfasi, ma dice cose corrette e non ingannevoli” e pertanto la Regione non intende intervenire. Quanto al diritto di critica dei toscani, Gelli ha ricordato che al momento non e’ stato avviato alcun procedimento da parte della ditta; ha ricordato inoltre che dopo un sopralluogo del ministero dei Beni Culturali e’ stato preso con tutte le istituzioni interessate un impegno per avviare un tavolo di lavoro, in modo da trovare una soluzione che permetta di inserire meglio l’insediamento di Monticchiello nel paesaggio, anche con modifiche. Federico Gelli ha inoltre fatto presente che ”il ministro Rutelli ha dichiarato che abbattere l’insediamento e’ impossibile, e che bisogna agire per trovare alternative”, perche’ di fatto non sono state violate le regole. Casomai si tratta di cambiare le regole vigenti, e a questo proposito e’ da salutare con favore la decisione di sperimentare in Toscana un piano paesaggistico integrato. Fabio Roggiolani si e’ detto ”assolutamente insoddisfatto” della risposta di Gelli, poiche’ ”l’uso e l’abuso dell’immagine della Toscana e’ evidentissimo, e a questo punto o la Giunta investe dell’episodio l’Avvocatura oppure dice apertamente di non avere la volonta’ di andare contro questa gente”. La Toscana cosi’, secondo Roggiolani, ”manifesta impotenza e dice che l’impotenza e’ lo strumento giusto da utilizzare”. Totalmente insoddisfatto della risposta di Gelli anche Agresti, per il quale e’ in atto ”una violenza sul paesaggio della Toscana non solo a Monticchiello, ma anche in molti altri posti”. Agresti a citato ad esempio la costruzione di 400 appartamenti lungo la costa e la demolizione delle caserme della Marina alla foce del Serchio per una speculazione edilizia, e ancora il nuovo insediamento previsto nel Comune di Greve in Chianti per 50.000 metri cubi. ”La Giunta regionale – ha concluso Agresti – dovrebbe valutare se fermare queste speculazioni”.

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.