Welfare

Toscana: modello innovativo per lotta alla cocaina

La Regione propone un modello di cura e prevenzione da esportare a livello nazionale

di Gabriella Meroni

Individuazione e sperimentazione di principi attivi farmacologici, formazione degli operatori dei servizi pubblici e privati. La Toscana intensifica la lotta alla dipendenza da cocaina, una piaga che negli ultimi tempi si è estesa grazie al basso costo della sostanza (divenuta perciò accessibile anche da parte delle fasce giovanili), proponendo un modello di cura e prevenzione da esportare a livello nazionale. Dopo l’avvio (a marzo) della formazione indirizzata agli operatori dei Sert e degli enti ausiliari, la Regione, prima in Italia, ha deciso di costituire un gruppo di esperti per individuare e sperimentare principi attivi di farmaci ritenuti efficaci per il trattamento della dipendenza da cocaina. Il panel di studiosi, che si è già riunito il 20 aprile e il 4 maggio, concluderà i lavori domani, 18 maggio. Lo stesso giorno, alle ore 13 nella sala stampa della Giunta regionale a Palazzo Bastogi (via Cavour 18), verranno diffusi i risultati ottenuti dal gruppo di esperti e indicati i tempi di avvio della sperimentazione. Interverranno l’assessore regionale alle politiche sociali Gianni Salvadori, quello alla sanità del Comune di Firenze Graziano Cioni, la dottoressa Teodora Macchia dell’Istituto Superiore di Sanità e il dottor Milo Meini, responsabile del Dipartimento per le Dipendenze dell’Azienda USL 5 di Pisa, coordinatore del panel di esperti.


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