Animali
Toscana, continua l’impegno dell’unità d’emergenza Lav
Fin dalle prime ore dopo l’alluvione che ha colpito l’area fiorentina i volontari della Lega anti vivisezione si sono mossi per salvare più animali possibile e dare supporto a famiglie sfollate con i loro pet. In prima fila gli attivisti della Lav di Prato
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L’impegno di Lav nel soccorso agli animali colpiti dalle piogge torrenziali e dagli allagamenti in Toscana continua. Fin dalla prima notte dell’emergenza era al lavoro per prestare soccorso a tutti quegli animali che rischiano la vita a causa del maltempo l’Unità di emergenza Lav, grazie alla tempestiva operatività degli attivisti di Lega anti vivisezione di Prato.
Le pratiche di mappatura per intervenire a supporto delle famiglie e delle realtà con animali sono state avviate fin dalla notte tra giovedì 2 e venerdì 3 novembre. L’Unità di emergenza della Lav si è messa anche a disposizione di Protezione Civile regionale e comunale, Corpo forestale toscano, Vigili del Fuoco e Carabinieri.
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È presente anche l’ambulanza veterinaria Lav prontamente rifornita di materiale sanitario-veterinario, supportata dal pick-up per raggiungere le situazioni più difficili.
I più a rischio gli animali tenuti a catena
«Queste emergenze colpiscono principalmente tutti quegli animali che vivono in rifugi, allevamenti, canili e gattili, ma coinvolgono anche gli animali selvatici, che non sempre riescono a mettersi in salvo da intemperie così violente. Inoltre, il nostro pensiero va a tutti quegli animali tenuti a catena o rimasti all’interno di stalle, case, o garage» afferma Beatrice Rezzaghi, responsabile Unità di Emergenza Lav.
«Mettiamo a disposizione della collettività la nostra elevata esperienza ad intervenire in situazioni di emergenza e calamità per salvare quanti più animali possibile, noi come sempre ce la metteremo tutta», ha concluso Rezzaghi.
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Al momento sono stati portati in salvo dall’Unità di emergenza Lav 28 tra conigli, pappagalli e cavie, 3 pecore in ipotermia, 4 cani, un pony e una tartaruga con guscio spaccato.
Animali affamati
Inoltre, nello stesso luogo dove è stato recuperato nei giorni scorsi il gallo nero (Poggio a Caiano), c’erano ancora 2 galline e 2 faraone rimaste sui tetti o sui trespoli della struttura allagata. L’Unità d’Emergenza Lav ha comprato delle mute per rendere più agevole l’arrivo sul luogo.
«Siamo riusciti in poco tempo a recuperarli tutti e quattro. Gli animali non mangiavano da ormai tre giorni e quando li abbiamo portati in stallo si sono fiondati sul cibo. Abbiamo anche rifornito di cibo per volatili un punto rialzato per il passaggio di alcune oche libere e in grado di spostarsi dall’allevamento» raccontano alla Lav.
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E proseguono: «Nel pomeriggio ci è arrivata una segnalazione di cani e altre galline bloccate in alcuni campi verso Campi Bisenzio. Ci siamo mossi su due fronti, un team via terra mentre il secondo monitorava dall’alto con un drone termico. Purtroppo, i cani c’erano ma non più in vita, così come diversi altri animali. Nello specifico i cani, presumibilmente utilizzati per la caccia, erano chiusi in box al momento dell’alluvione e nessuno è andato ad aprire. Dopo questo monitoraggio siamo tornati indietro e siamo riusciti a recuperare l’unica gallina rimasta viva in quel campo. Anche lei si era riparata ai trespoli della voliera, anche lei affamatissima».
Durante questa seconda operazione – si legge in una nota – la seconda squadra è tornata alla ricerca di conigli feriti. I volontari della sede di Lav Prato sono riusciti a recuperarne due conigli, di cui uno con una zampa rotta. Adesso seguiranno le cure necessarie per rimettersi in sesto.
Nell’immagine in apertura un momento dei soccorsi – Le foto sono di Morabito/Lav
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