Cultura

Toscana, a Lucca la due giorni sul volontariato

Interventi istituzionali, incontri, seminari, dibattiti, gruppi di lavoro e stand allestiti in piazze e cortili del centro storico

di Redazione

Una due-giorni che vedra’ riunite a Lucca migliaia di persone del mondo del volontariato tra interventi istituzionali, incontri, seminari, dibattiti, gruppi di lavoro e stand allestiti in piazze e cortili del centro storico. E’ quanto prevede la Conferenza regionale del volontariato in programma sabato e domenica nell’auditorium di S. Romano a Lucca. L’appuntamento e’ organizzato dalla Regione Toscana in collaborazione con la Provincia e il Comune di Lucca, il Cesvot, la Consulta regionale del volontariato e Aster X. Il presidente della Provincia di Lucca Stefano Baccelli sottolinea l’importanza della conferenza. ”Non e’ casuale che sia stata scelta questa sede -afferma- la nostra e’ una citta’ vocata al volontariato, lo dimostra il cospicuo numero di associazioni e di volontari (questi ultimi oltre 12.500 secondo i dati diffusi dalla Regione). Inoltre qui a Lucca ha sede il Centro nazionale del volontariato. Ci auguriamo che l’iniziativa permetta un rilancio della citta’ come capitale dell’associazionismo e per questo auspico una massiccia partecipazione poiche’ il ruolo dei sodalizi e’ fondamentale in questo ambito per vari motivi: perche’ rappresenta un sostegno allo stato sociale; contribuisce all’affermazione dei diritti; e infine perche’ concorre alla definizioni degli indirizzi politici”. ”Attraverso il volontariato e l’aggregazione dell’associazionismo, inoltre -ha aggiunto Baccelli- e’ possibile costruire e sviluppare anche le passioni gioiose dei giovani, vero antidoto a qualsiasi forma di violenza”.

L’assessore provinciale al volontariato Valentina Cesaretti spiega che la Provincia sta lavorando da mesi coi gruppi alla preparazione dell’appuntamento del 10 e 11 marzo ed indica gli aspetti salienti su cui interverra’. ”Si tratta dell’identita’ del territorio, della capacita’ di ascoltarne le esigenze, del ruolo dell’impegno politico nonche’ del rapporto tra associazioni e istituzioni locali -afferma Cesaretti- A mio avviso c’e’ il rischio che il volontariato diventi un mero fornitore di beni e servizi. Per questo e’ necessario rilanciare un rapporto di seria collaborazione con gli enti attraverso una programmazione e una progettazione condivise. Sono altresi’ convinta che la politica non e’ riuscita finora a valorizzare a pieno le energie migliori del mondo sociale”. ”Dal canto suo-osserva Cesaretti- il volontariato ha imparato a gestire accordi e convenzioni con le pubbliche amministrazioni, ma forse non ha saputo inserirsi perfettamente nel complesso meccanismo delle istituzioni riuscendo a farsi promotore di valori e innovazione. Mi auguro che dalla due-giorni, della quale sicuramente faremo tesoro per le esperienze future, emerga una chiara volonta’ a portare il volontariato, con il suo ricco bacino di utenza, a contribuire alla costruzione di una vera democrazia comunitaria e partecipata”. La Conferenza regionale di Lucca rappresenta una significativa tappa di avvicinamento al convegno nazionale del volontariato in programma a Napoli, dal 13 al 15 aprile, in cui saranno raccolti i contributi per le proposte di quello che sara’ il testo unico per la nuova legislazione in materia.

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