Sostenibilità
Toscana: 53 milioni di euro per ripristino ambientale dei territori Tav
Botta e risposta tra Regione Toscana e Associazione Idra
di Redazione
La Notizia
Riconosciuto il ‘danno ambientale’ richiesto dalla Regione Toscana per la costruzione del tratto toscano dell’Alta Velocita’. Dal governo arriveranno infatti 53 milioni di euro per il ripristino ambientale dei territori attraversati dalla linea ferroviaria veloce e per la loro valorizzazione.
Comunicato Regione
Lo rende noto un comunicato della Giunta regionale, ricordando che e’ stato appena firmato un accordo tra la Regione Toscana, il ministero dell’Ambiente, quello dei Trasporti, Rete Ferroviaria Italiana, Treno Alta Velocita’ e Regione Emilia Romagna per interventi di conservazione naturalistica, di risanamento idrogeologico e di valorizzazione ambientale che verranno finanziati in parte da Tav e in parte dal ministero dell’Ambiente. ”E’ il risultato della nostra battaglia durata due anni -ha affermato il presidente della Regione Toscana, Claudio Martini-. Ci eravamo impegnati con le popolazioni del Mugello e le amministrazioni locali per ottenere il ripristino ambientale delle aree ferite dai lavori per l’Alta velocita’, pur garantendo il completamento dell’opera e l’avanzamento dei lavori. Il risultato raggiunto da’ ragione alla nostra tenacia. Con questi fondi -ha aggiunto Martini- si puo’ dare risposta a interventi di ripristino e mitigazione ambientale indispensabili per avviare la valorizzazione del territorio. La nostra soddisfazione crediamo sia la stessa delle popolazioni. L’accordo, finalmente, fornisce risposte adeguate alle accertate carenze della valutazione ambientale dei lavori della Tav in Mugello, in seguito alle quali piu’ volte avevamo chiesto una rapida revisione degli accordi procedimentali relativamente al quadruplicamento ferroviario della tratta Firenze-Bologna”.
Comunicato Idra
TAV, fumata bianca da Roma: habemus pecuniam! 53 milioni di euro pubblici per pagare i danni provocati all?ambiente (pubblico per definizione) dai cantieri che lavorano con una quantità industriale di denaro pubblico.
Ovvero: come far pagare il contribuente tre volte.
Bel colpo, presidente Martini! Questi 53 milioni di euro “per il ripristino ambientale” (quale dolce eufemismo!) dopo i danni irreversibili provocati in Mugello dalla TAV rimarranno scritti nell?albo d?oro della Sua Giunta, crediamo. Adesso si può andare avanti tranquilli a completare il disastro, perché, come assicura il presidente, “l?accordo, finalmente, fornisce risposte adeguate alle accertate carenze della valutazione ambientale dei lavori della Tav in Mugello”.
Ragguardevole teorema. Monetizzazione del danno ambientale? Macché! Il denaro (pubblico) compie il miracolo: estingue il danno, e al tempo stesso cancella ogni domanda indiscreta alle cattive valutazioni ambientali.
Facendo un piccolo calcolo sul cosiddetto danno idrogeologico (un termine che suggeriamo di smettere di usare, da oggi in poi), ogni metro cubo di acqua di sorgente perso (per sempre) grazie alla TAV viene risarcito con 1 euro e 18 centesimi: che fanno 0,1 centesimi pubblici (2 vecchie lire) a litro. Un vero affare per l?ambiente. Grande vittoria, questa dei 53 milioni di euro, anche per le associazioni “ecologiste” che avevano fatto del risarcimento il loro grande unico cavallo di battaglia. Finalmente la merce ambiente ha un prezzo dignitoso!
Una vittoria, non nascondiamolo, per i cittadini colpiti nella salute, nel patrimonio e nelle attività economiche: non dubitiamo che questa colata di denaro pubblico beneficerà anche loro, i loro polmoni, i loro orecchi, il loro sistema nervoso, il loro portafogli.
E i lavoratori? che dire dei lavoratori? Potranno godere delle delizie del ciclo continuo, dello straordinario legalizzato e dell?ambita emarginazione sociale, osiamo sperare, anche nei nuovi “cantieri del ripristino”. Per i disoccupati del Sud si spalancano opportunità insospettate.
Idra propone di festeggiare a novembre a Firenze, nell?occasione del Social Forum europeo, questo nuovo corso inaugurato dalla Regione Toscana: ci auguriamo che Martini, già membro della Giunta che nel ?95 affrettò l?approvazione di questo progetto TAV che in tutto il mondo ci invidiano, e oggi così vicino all?etica no global, vorrà spiegare agli alternativi europei i segreti della via toscana alla valorizzazione ambientale.
P.S.
Si prega di aggiornare il dato dei costi pubblici della tratta TAV Bologna-Firenze. Ai 4.209 milioni di euro annunciati dal sitowww.tav.it (aggiornamento 1 marzo 2002) vanno sommati i 53 milioni di euro cortesemente forniti dal Governo Berlusconi. Il costo totale ammonta dunque a 4.262 milioni di euro (costo iniziale annunciato: 1.100 milioni di euro). Ci stiamo avvicinando a grandi passi a un incremento del 300%: quando si dice che l?economia vola!
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