Welfare

Torture. Realacci (Dl): “L’Italia sapeva?”

Il parlamentate della Margherita presenta un'interrogazione parlamentare: "il nostro contingente e governo erano informato delle torture dei soldati Usa?"

di Ettore Colombo

”L’Italia e’ stata informata per tempo dagli Usa di quello che avveniva ai prigionieri del carcere di Abu Ghraib? Oppure le nostre truppe hanno continuato a consegnare per mesi (da quando e’ partita l’inchiesta interna all’esercito) i prigionieri nelle mani dei torturatori?”. Lo chiede Ermete Realacci, membro dell’esecutivo della Margherita, che ha annunciato la presentazione di un’interrogazione parlamentare in proposito. ”Vogliamo sapere – incalza l’esponente della Margherita – se i rapporti che il presidente del Consiglio vanta ogni giorno di avere con gli Stati Uniti sono tanto speciali e privilegiati da averci spinto a portare involontariamente i prigionieri in quello che le inchieste in corso da mesi denunciavano gia’ come un luogo di torture”. Nell’interrogazione Realacci chiede di sapere anche se il governo italiano sia a conoscenza delle contromisure che gli Stati Uniti intendono prendere per evitare che episodi del genere si possano ripetere. ”E poi – conclude l’esponente dielle – il governo dimostri di credere davvero in un nuovo ruolo dell’Onu e faccia pesare il suo presunto ruolo di nella coalizione: e’ necessario che le indagini sulle torture in Iraq non siano condotte in solitaria dall’esercito. L’Italia si batta perche’ venga affidata alle Nazioni Unite l’inchiesta sui maltrattamenti che stanno compromettendo ulteriormente l’immagine dell’Occidente agli occhi degli iracheni e dei paesi arabi e sui quali oggi Rumsfeld e’ stato chiamato a rendere conto davanti al Congresso.

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