Non profit

Tornerà nel 2002 l’iniziativa di pace “Anch’io a Bukavu”

Promossa da Beati i costruttori di pace, riporterà centinaia di persone nella zona dei Grandi Laghi

di Gabriella Meroni

Domani mattina verrà presentata a Roma, a partire dalle 12:00 presso la Sala stampa della Camera dei deputati, l’edizione 2002 di “Anch’io a Bukavu”, manifestazione internazionale di pace tenuta quest’anno nell’est della Repubblica del Congo. Intitolata “Liberons la paix!” (Liberiamo la pace), la nuova iniziativa avrà luogo a Kisangani (Provincia orientale, Repubblica democratica del Congo) dal 4 al 7 aprile prossimi e sarà preceduta da un Convegno internazionale intitolato “Africa, dalla schiavitù degli aiuti alla libertà dei diritti”, in programma dal 22 al 24 febbraio ad Ancona. A presentare la duplice iniziativa vi saranno diverse personalità di calibro internazionale e, tra queste, padre Renato Kizito Sesana (missionario comboniano), Luigi Napolitano (già ambasciatore italiano in Uganda), François Janne d’Othée (Coordinatore europeo della “Concertation Chrétienne pour l’Afrique Centrale/Great Lakes Advocacy Network”), don Albino Bizzotto (presidente de “Beati i Costruttori di Pace”), Edo Patriarca (presidente Agesci – Associazione guide e scout cattolici italiani), Eugenio Melandri (Coordinatore di Chiama l?Africa e direttore della rivista “Solidarietà Internazionale”) e don Gianni Novelli (responsabile del Centro interconfessionale per la pace ? Cipax – e rappresentante di Pax Christi). La duplice iniziativa è promossa a livello europeo da: Beati i Costruttori di Pace, Chiama l?Africa, Emmaus, Agesci, Pax Christi, Campagna Break the Silence, Missionari Comboniani, Dehoniani e Saveriani. L’obiettivo di “Liberons la paix”, organizzato in collaborazione con l’arcidiocesi e la società civile di Kisangani, e del Convegno anconetano ? hanno spiegato i promotori – è di Cancellare l’immagine deteriore che in occidente caratterizza l’Africa proponendola invece come “soggetto di pace che scuote le coscienze” del “nord” del mondo. Il testo dell’appello si può ottenere al sito www.beati.org


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