Cultura

Tornano a casa gli sfollati della Liberia

Partirà il 1 novembre il programma dell'UNHCR per i 261mila sfollati dei campi di Monrovia. Domani arriverà il primo convoglio proveniente dalla Guinea, principale paese d'asilo.

di Sara De Carli

Arriverà domani nella contea di Bong, nella Liberia settentrionale, il primo convoglio di rifugiati liberiani provenienti dalla Guinea. Entrano così nel vivo le operazioni dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) per il ritorno di rifugiati e sfollati liberiani nelle proprie aree d’origine. I camion che compongono il convoglio trasporteranno 193 rifugiati di ritorno dal campo di Laine, nella regione guineana di N’zerekore, ed entreranno nella contea di Bong attraverso il posto di frontiera di Ganta. La Guinea è il principale paese d’asilo per i rifugiati liberiani in Africa occidentale e all’inizio dell’anno ospitava circa 149mila liberiani fuggiti dalla guerra civile durata 14 anni. Finora molte migliaia di rifugiati hanno scelto di rimpatriare autonomamente con mezzi propri. Una volta giunti nella città liberiana di confine di Guecke, i rifugiati verranno accolti dalle autorità locali e da funzionari dell’UNHCR, prima di proseguire in direzione del non lontano centro di transito di TV Tower, dove riceveranno un pasto caldo, controlli medici, un pacco di razioni alimentari sufficienti per due mesi e altri aiuti utili per ricominciare una nuova vita. Dopo un pernottamento nel centro, i rifugiati di ritorno verranno trasferiti nelle loro destinazioni finali o in un centro nella contea di Bong, una delle sei contee della Liberia dichiarate sicure per il rimpatrio dei rifugiati e il ritorno degli sfollati. Truppe dell’esercito del Bangladesh, parte della missione ONU in Liberia UNMIL, intensificheranno il pattugliamento nei villaggi di ritorno in questa regione. Dal 1° ottobre, data d’inizio del rimpatrio assistito in Liberia, oltre 500 rifugiati hanno fatto ritorno via terra dalla Sierra Leone e per via aerea dal Ghana. L’UNHCR prevede un incremento del ritmo dei rimpatri per il periodo precedente le elezioni in Liberia, fissate per l’ottobre del 2005. L’UNHCR sta incoraggiando la Commissione Nazionale Elettorale Liberiana ad abilitare al voto il maggior numero possibile di rifugiati e sfollati e sta chiedendo di estendere la registrazione per il diritto al voto anche ai rifugiati che faranno ritorno dopo il 15 aprile 2005, attuale scadenza per la registrazione dei cittadini votanti. Nell’ambito del programma pluriennale di rimpatrio, l’UNHCR prevede assistere nel rimpatrio circa 28.700 rifugiati entro la fine dell’anno, dei quali 10mila provenienti dalla Guinea, 10mila dalla Sierra Leone, 5mila dalla Costa d’Avorio, 2.700 dal Ghana, 1.000 dalla Nigeria e 300 da altri paesi. L’UNHCR prevede che, attraverso il programma di rimpatrio – che durerà fino alla fine del 2007 – 340mila rifugiati liberiani che si trovano nei vari paesi dell’Africa occidentale faranno ritorno nel proprio paese. Lunedì 1° novembre, in uno sforzo congiunto con altre agenzie delle Nazioni Unite, l’UNHCR darà inizio alla prima fase delle operazioni di trasferimento volontario in regioni d’origine dichiarate sicure di circa 261mila sfollati che al momento si trovano in 20 campi nei pressi della capitale liberiana Monrovia. A bordo del primo convoglio ci saranno circa 500 sfollati provenienti dai campi di Perry Town e Wilson, inclusi 200 rifugiati rientrati volontariamente dalla Sierra Leone nel 2003, ma che poi non erano stati in grado di raggiungere le rispettive aree di provenienza, a causa delle scarse condizioni di sicurezza. In una prima fase i rientri degli sfollati saranno diretti verso la contea di Grand Cape Mount, presso il confine con la Sierra Leone, mentre dalla metà del mese saranno avviati quelli verso la contea di Bomi. Seguiranno poi le contee di Gbarpolu, Margibi, Bong e Rivercess. Il testo del briefing è disponibile sul sito www.unhcr.it


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