Sostenibilità
Torna la settimana europea sulla salute e la sicurezza negli ambienti di lavoro
Organizzata dall’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (Eu-Osha), quest'anno la settimana, che si tiene dal 21 al 25 ottobre, sostiene la campagna: "Salute e sicurezza negli ambienti di lavoro in presenza di sostanze pericolose"
di Redazione
Come ogni anno l’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (Eu-Osha) e i suoi partner organizzano centinaia di eventi e attività di sensibilizzazione in tutta Europa per la settimana , che si tiene dal 21 al 25 ottobre, e sostiene la campagna Eu-Osha Salute e sicurezza negli ambienti di lavoro in presenza di sostanze pericolose. L’iniziativa europea si propone di sensibilizzare l’opinione pubblica e incoraggiare lo scambio di migliori pratiche per garantire un’efficace prevenzione dei rischi.
Milioni di lavoratori in tutta Europa entrano spesso in contatto con sostanze pericolose sul posto di lavoro, e l’uso di tali sostanze è in aumento. Questa esposizione può avere effetti negativi sulla salute dei lavoratori e sulla loro capacità di lavorare a lungo termine, per cui la prevenzione è estremamente importante.
Quali sono le sostanze pericolose?
Qualsiasi sostanza (gas, liquidi o solidi) che rappresenta un rischio per la salute e la sicurezza dei lavoratori, come: prodotti chimici (ad es. vernici, colle, disinfettanti, prodotti per la pulizia o pesticidi), contaminanti generati da procedimenti di lavorazione (ad es. fumi di saldatura, polvere di silice o prodotti della combustione, come gli scarichi dei motori diesel), materiali di origine naturale come la polvere di cereali, l’amianto o il greggio e i suoi costituenti. Le sostanze pericolose possono essere presenti in quasi tutti i luoghi di lavoro. Il danno provocato da queste sostanze può derivare da un’esposizione sia di breve sia di lunga durata e dall’accumulo prolungato nell’organismo.
Christa Sedlatschek, direttore esecutivo dell’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (Eu-Osha), che ha sede a Bilbao, in Spagna, ritiene essenziale che tutte le imprese europee abbiano accesso alle conoscenze e alle risorse necessarie per migliorare la gestione dei rischi, e sottolinea il ruolo centrale che la campagna "salute e sicurezza negli ambienti di lavoro in presenza di sostanze pericolose" ha svolto in questo senso. Secondo uno studio Eurobarometro, che ha coinvolto quasi 28.000 persone in 28 Paesi, il 65% degli intervistati è preoccupato per l’esposizione a sostanze chimiche pericolose.
L’Eu-Osha ha sviluppato uno strumento elettronico, una guida online sulle sostanze pericolose che, disponibile gratuitamente, fornisce ai datori di lavoro il supporto e la consulenza necessari per gestire in modo efficace le sostanze pericolose nell’ambiente di lavoro. Questo strumento elettronico interattivo (chiamato: Dangerous Substances e-tool), specificamente creato per microimprese e piccole imprese, aiuta le aziende a valutare i rischi connessi all’uso di sostanze pericolose e fornisce loro consigli personalizzati sulle buone pratiche e sulle modalità di applicazione di misure efficaci sul luogo di lavoro. A partire dalla sua introduzione, nel maggio 2018, sono state registrate ben 26.000 visite e lo strumento è stato adattato per Islanda, Norvegia e Portogallo. Altre versioni nazionali seguiranno più avanti.
I coordinamenti nazionali della campagna hanno organizzato un’ampia gamma di eventi nel corso della settimana. In Austria , Lituania , Italia e Slovacchia si tengono eventi di chiusura della campagna nazionale per esaminarne i punti salienti, scambiarsi buone pratiche e riflettere sulle lezioni apprese.
In Spagna, una conferenza a Barcellona si concentra sulla riduzione al minimo dell’esposizione agli agenti cancerogeni, mentre un workshop a Madrid sottolinea l’importanza di una forte cultura della prevenzione dei rischi nella gestione delle sostanze pericolose. Una conferenza in Finlandia tratta della manipolazione sicura degli agenti chimici sul luogo di lavoro e offre consigli pratici ai partecipanti.
Foto di Scott Blake/Unsplash
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