Welfare

Torna a crescere la disoccupazione. Al 39,4% tra i giovani

A novembre il tasso di disoccupazione è salito all'11,9% (+0,2% su ottobre). Il ministro Poletti ha sottolineato come ci sia «preoccupazione per l’occupazione giovanile» ai minimi da ottobre 2015

di Lorenzo Maria Alvaro

Sale la disoccupazione a novembre. Il tasso di disoccupazione è aumentato dello 0,2% su base mensile all'11,9%, il livello massimo da giugno 2015. L'esercito dei disoccupati è salito a quota 3 milioni e 89 mila. L'Istat ha precisato che la stima dei disoccupati nel mese è risultata in aumento dell'1,9%, +57 mila unità, dopo il calo dello 0,6% registrato nel mese precedente. L'aumento ha interessato entrambe le componenti di genere e le diverse classi di età ad eccezione degli ultracinquantenni.

In aumento a novembre anche la disoccupazione giovanile dal 37,6% del mese precedente al 39,4%, ai massimi da ottobre 2015. L'incidenza dei giovani disoccupati tra 15 e 24 anni sul totale dei giovani della stessa classe di età è risultata pari al 10,6%, cioè poco più di un giovane su 10 è disoccupato, con un aumento dello 0,7% su ottobre.

In rialzo però a novembre su base mensile anche la stima degli occupati dello 0,1%, pari a +19 mila unità. La variazione ha interessato sopratutto le donne, le persone ultracinquantenni, gli indipendenti e i dipendenti permanenti a fronte di una diminuzione dei lavoratori a termine. Il tasso di occupazione si è quindi attestato al 57,3% (+0,1% su ottobre).

La maggior partecipazione al mercato del lavoro a novembre, in termini sia di occupati sia di persone in cerca di lavoro, è associata al calo dello 0,7%, 93 mila persone, della stima degli inattivi. Un calo che ha toccato entrambe le componenti di genere e tutte le classi di età. Il tasso di inattività è quindi sceso dello 0,2% al 34,8%.

I dati mensili hanno confermato un quadro di sostanziale stabilità del mercato del lavoro che si protrae da alcuni mesi. Nel periodo settembre-novembre c'è stata una lieve flessione dello 0,1%, pari a 21.000 persone, degli occupati rispetto al trimestre precedente. La diminuzione ha interessato gli uomini, le persone tra 15 e 49 anni e i lavoratori dipendenti, mentre si sono rilevati segnali di crescita per le donne e gli over 50. Nello stesso trimestre al lieve calo degli occupati si è accompagnata la crescita del 2,4% dei disoccupati, pari a 72 mila persone, e la contrazione dello 0,6% delle persone inattive, 78 mila persone.

Su base annua è, invece, confermata la tendenza all'aumento degli occupati, in rialzo dello 0,9% su novembre 2015, pari a 201 mila unità. La crescita tendenziale è attribuibile quasi esclusivamente ai lavoratori dipendenti in aumento di 193.000 unità, di cui 135 mila i permanenti, e si è manifestata sia per le donne sia per gli uomini, concentrandosi esclusivamente tra gli over 50 (453 mila). Nello stesso periodo sono incrementati i disoccupati del 5,7% (165 mila) e sono calati del 3,4% gli inattivi.

Per il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giuliano Poletti, preoccupa la situazione dell'occupazione giovanile, per cui alla diminuzione del tasso di inattività tra i giovani corrisponde solo un aumento della disoccupazione. In ogni caso «rispetto al mese precedente l'occupazione», ha messo in luce il ministro, «con un lieve aumento si mantiene sostanzialmente stabile. All'aumento dei disoccupati corrisponde una più consistente diminuzione degli inattivi, segno che cresce il numero delle persone alla ricerca attiva di lavoro».

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.