Economia

TORINO. Vodafone da vita all’hub multiculturale

Insieme al Comune e Fondazione Umana mente la fondazione legata al gestore telefonico hanno dato vita ad un progetto culturale per cui sono stati stanziati circa 1,2 milioni di euro

di Redazione

Comune di Torino, Fondazione Vodafone Italia e Fondazione Umana Mente (Gruppo Allianz) hanno siglato un protocollo d’ intesa per la creazione, nel capoluogo piemontese, di un «hub multiculturale». Sulla base dell’ accordo Fondazione Vodafone e Umana Mente investiranno, nei prossimi due anni, rispettivamente, 800 mila e 400 mila euro.
Ambizione dell’iniziativa è fare del centro, collocato in una parte di ex officine messe a disposizione del Comune di Torino nella zona di Porta Palazzo, un modello in Italia di «incubatore» per interventi strutturati in tre filoni progettuali:

«Spazi educativi» con attività volte alla prevenzione ed al contrasto del disagio e all’integrazione di minori italiani e stranieri sul territorio, laboratori e centri diurni;

«Spazi del protagonismo», al cui interno elaborare proposte culturali, eventi, iniziative rivolte alla città e basate sulla promozione dei giovani e delle associazioni multi-culturali

e «Spazi atelier», destinati ad accogliere le iniziative delle associazioni dell’hub multiculturale.

«Torino», ha detto, nel corso di una conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa, Antonio Bernardi, presidente Fondazione Vodafone Italia, «rappresenta un cantiere interessante per la Fondazione, che qui ha già finanziato, dal 2002, 13 progetti per un valore complessivo di 1.852.598 euro. Il nostro obiettivo è cercare di mettere insieme i diversi attori già presenti sul territorio, fungere da collante e promuovere iniziative dove organizzazioni non profit ed enti pubblici possano lavorare insieme. Riteniamo sia proprio della responsabilità sociale delle imprese destinare parte del proprio profitto alla società, nell’ ottica di una collaborazione pubblico-privato».
«Questa collaborazione», ha aggiunto Nicola Corti, segretario generale di Fondazione Umana Mente, «si presenta come l’occasione per sperimentare un lavoro proficuo tra enti erogatori tra enti erogatori, nella co-progettazione e cogestione di una nuova attività filantropica». «Questa iniziativa», ha concluso infine il sindaco di Torino Sergio Chiamparino, «è anche il riconoscimento dell’impegno della nostra città sul piano della riqualificazione urbana. Le
vere politiche di sicurezza sono quelle che riqualificano l’ambiente».


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