Politica
Torino, lidrogeno è possibile
La sede di Settimo Torinese dellAsm è alimentata con un impianto a idrogeno autosufficiente. Primo in Italia
di Redazione
La ricetta per battere la crisi è nell?aria. A Settimo Torinese, comune alle porte di Torino, la si può annusare e perfino toccare con mano. Ha la forma di un pannello fotovoltaico montato sul tetto di una palazzina di quattro piani, che sorge proprio in mezzo a industrie inquinanti e sempre meno produttive. Stiamo parlando della nuova sede dell?Asm, la multiutility a capitale pubblico di Settimo, che ha inaugurato il primo impianto in Italia alimentato a idrogeno e totalmente autosufficiente.
Una innovazione in grado di evitare l?emissione nell?atmosfera del solito cocktail di veleni (circa 302 tonnellate per un palazzo di queste dimensioni) e di diventare la rampa di lancio di un nuovo business. Oltre un milione di euro è stato speso per progettare e attivare il meccanismo che porta i pannelli a catturare l?energia dal sole e innescare nell?acqua l?elettrolisi producendo, immagazzinando e utilizzando per fini energetici l?idrogeno. Niente male per un centro di 45mila abitanti a ridosso del capoluogo piemontese, che invece è sempre più afflitto dalla crisi Fiat e dalle micropolveri.
Ma questo è solo l?inizio, come assicurano i vertici dell?azienda municipalizzata. Dopo aver fornito impianti funzionanti all?idrogeno al Comune di Cesana, sede dei Giochi olimpici invernali 2006, attraverso la controllata Pianeta (la società guidata da Adriano Marconnetto, il fondatore di Vitaminic), l?Asm punta a ricavare l?idrogeno dalle biomasse e dai rifiuti della raccolta differenziata. Il tutto entro il prossimo anno. «Siamo ancora in una fase di pre mercato», spiega Teresio Asola, direttore generale del gruppo, «tuttavia in cinque anni l?economia all?idrogeno descritta da Jeremy Rifkin sarà una realtà. E noi siamo all?avanguardia in Italia, tanto che stiamo pensando di costruire delle stazioni di rifornimento a idrogeno per gli automobilisti del futuro. Il progetto è già in cantiere e ha interessato anche i comuni dell?hinterland milanese, come Pero e Rho».
All?inaugurazione è intervenuto anche Ermete Realacci, presidente onorario di Legambiente e deputato della Margherita. «A Settimo Torinese», ha osservato Realacci, «c?è un buon esempio di efficienza, una scommessa sulle fonti rinnovabili e sul risparmio energetico, e di investimento sulla qualità e l?ambiente. Un esempio da imitare».
Christian Benna
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