Famiglia

Tony Blair su Mtv: ecco com’è andata

Ha risposto alle domande di 40 ragazzi sulla questione della guerra in Iraq

di Benedetta Verrini

MTV Italia ha mandato in onda ieri sera l’incontro fra il Primo ministro britannico, Tony Blair, e 40 giovani provenienti da tutto il mondo, rispreso negli studi londinesi di MTV il 6 marzo scorso. I ragazzi hanno esposto le loro domande sul tema dell’eventualità – ormai sempre più probabile – di un attacco all’Iraq di Saddam Hussein da parte degli USA e dei Paesi delle Nazioni Unite. Ecco il resoconto tratto dal sito di Mtv Italia (www.mtv.it). Interrogato sulla posizione del Governo Britannico di fronte all’entrata in guerra, Blair ha ammesso che l’ipotesi è quanto mai probabile. “Potremmo decidere di attaccare”, ha detto, “anche se alcuni Paesi delle Nazioni Unite ponessero il loro veto, soprattutto se pensassimo che quel veto è irragionevole.” Tuttavia, il Primo Ministro ha aggiunto che la guerra potrebbe anche non essere l’unica risposta: nel caso, infatti, Saddam e il suo entourage scegliessero il disarmo o l’esilio volontario, la Gran Bretagna sceglierebbe la via della Pace. Interrogato da Manuel Zani, ventiduenne italiano, sui veri motivi che stanno alla base dell’azione di guerra, Blair ha fermamente negato che siano di natura economica/petrolifera: “La Gran Bretagna esporta petrolio, dunque non abbiamo bisogno del petrolio iracheno. E per quanto riguarda gli Stati Uniti, in caso di guerra, loro non potrebbero utilizzare il petrolio iracheno senza il permesso delle Nazioni Unite…dunque, senza un mandato delle Nazioni Unite, nessuno toccherà il petrolio dell’Iraq perché serve alla popolazione irachena, non a noi.” Infine, Blair ha parlato della lotta al terrorismo e del processo di Pace in Mediorente. “Niente può giustificare il terrorismo”, ha dichiarato, “l’America non ha attaccato Al Queda, è stato piuttosto il contrario. A questi gruppi terroristici, non interessa quello che facciamo, ci attaccheranno ancora perché, semplicemente, detestano tutto ciò che siamo e rappresentiamo, detestano la libertà che abbiamo…La vera questione qui è il processo di pace in Mediorente, la questione fra Israele e Palestina. Una delle cose a cui aspiro appassionatamente è che, al di là di quello che succederà in Iraq, dobbiamo trovare il modo per ristabilire il processo di pace”.


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