Politica
Togo: interrogazione a Fini
Chiesto da alcuni senatori un intervento politico, diplomatico e umanitario.
di Redazione
13 senatori hanno chiamato in causa il ministro degli esteri Gianfranco Fini sulla grave crisi togolese, infiammata dall?elezione presidenziale di Faure Eyadéma, viziata da brogli e violenze.
In un?interrogazione hanno chiesto «se e quali iniziative politiche e diplomatiche il governo abbia assunto ed intenda assumere presso il governo del Togo, l’Unità africana, l’Unione europea e l’Onu, al fine di contribuire al ristabilimento delle elementari regole della legalità e al rispetto dei diritti umani; se e quali interventi umanitari urgenti intenda realizzare, soprattutto a favore dei profughi; se a tal fine non ritenga opportuno proporre l’invio nel Togo di una delegazione internazionale, rappresentativa delle suddette istituzioni, al fine di verificare la situazione di fatto esistente nel Paese, per predisporre, su tale base, ulteriori, adeguati interventi politici, diplomatici e umanitari».
I senatori Luigi Viviani, Tonini, Di Siena, De Zulueta, Martone, Bedin, Peterlini, Tommaso Sodano, Zanda, Ripamonti, Longhi, Cavallaio, Gaburro, nell?interrogazione del 18 maggio, sottolineano che «la situazione politica e sociale nel Togo ha subìto nelle ultime settimane un pericoloso aggravamento a causa della politica autoritaria e repressiva del governo in carica, che ha ridotto in modo significativo la libertà e i diritti umani dei cittadini» e ricordano che «la maggioranza dei governi europei, esclusa la Francia, ha condannato la repressione dittatoriale esistente nel paese».
Il presidente togolese ha dovuto incassare, il 12 maggio anche una risoluzione del parlamento Ue che non riconosce la legittimità del voto. È di ieri il fallimento del tentativo da parte di Unione africana e Comunità economica dell?Africa occidentale di trovare una via d?uscita alla crisi. L?incontro di Abuja (Nigeria), presenti governo ed opposizione, si è concluso con un nulla di fatto.
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