Volontariato

Timor Est: più finanziamenti per l’assistenza dell’Unhcr

L'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati ha urgente necessità di 4,8 milioni di dollari per finanziare le operazioni di soccorso a decine di migliaia di sfollati

di Paolo Manzo

L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) ha urgente necessità di 4,8 milioni di dollari per finanziare le operazioni di soccorso a decine di migliaia di sfollati a Timor Est. Fino a questo momento le donazioni sono state esigue: sono giunti soltanto 286mila dollari dell’Australia, 185mila dollari da donatori privati australiani e 50mila euro dalla Germania. L’UNHCR auspica che in seguito al lancio del Appello delle Nazioni Unite i paesi donatori si dimostreranno più generosi. L’Agenzia partecipa allo sforzo congiunto delle Nazioni Unite ed è impegnata in particolare nel fornire alloggi d’emergenza, beni di prima necessità e protezione a circa 30mila sfollati interni. La prima fase del ponte aereo d’emergenza dell’UNHCR per Timor Est si è conclusa questa mattina, con l’arrivo nella capitale Dili del terzo volo Antonov-12. L’Antonov, partito da Darwin, nell’Australia settentrionale, ha trasportato aiuti che erano stati precedentemente inviati a Darwin dai depositi regionali in Giordania a bordo si due voli charter Boeing-747 dell’UNHCR. Circa 56 tonnellate di tende, coperte, teli di plastica e taniche per l’acqua si trovano ora a Dili. Una chiatta, inoltre, salperà da Darwin domenica mattina, per giungere a Dili lunedì con il resto degli aiuti. A questo punto l’UNHCR disporrà sul campo di aiuti per oltre 17mila sfollati. L’Agenzia prevede di inviare complessivamente 400 tonnellate di aiuti in diverse fasi. La sicurezza rimane la principale preoccupazione per gli oltre 65mila sfollati a Dili. L’UNHCR sta al momento tentando di alleviare la congestione nei circa 40 accampamenti sorti spontaneamente nei pressi della città e di migliorarne le condizioni. Gli operatori dell’Agenzia addetti alla pianificazione dei siti, al programma e alla protezione hanno incontrato preti locali, i rappresentanti degli sfollati, le autorità governative e i rappresentanti delle altre organizzazioni umanitarie per identificare i siti che necessitano di un più immediato intervento. I lavori sono già iniziati in due siti – presso la scuola Don Bosco e l’aeroporto – dove sono in corso le operazioni per allestire delle tende che ridurranno il sovraffollamento nei campi. Oggi sono state consegnate 40 tende all’Ospedale Nazionale per alloggiarvi il personale dell’ospedale che ha perduto la propria abitazione. L’UNHCR è impegnato anche nel coordinamento con il governo per valutare la fattibilità dell’allestimento di ulteriori campi.


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