Volontariato

Tifoso ucciso: Amato, il Viminale non ha occultato notizie

Così Giuliano Amato alla Camera dei deputati. Ma la sua spiegazione non spiega

di Redazione

Non c’è stata disinformazione da parte del Viminale sull’uccisione di Gabriele Sandri: lo ha detto il ministro dell’Interno Giuliano Amato, parlando a nome del governo nell’aula della Camera per l’informativa urgente sui fatti di domenica. Quanto alla gestione delle notizie sull’accaduto, “il Viminale – ha affermato Amato – non ha occultato nulla che sapesse, non aveva nessuna informazione precisa, non l’avevo io e non l’aveva il capo della Polizia. La Questura di Arezzo soltanto dopo le 13.30 è stata in grado di comunicare le modalità, che si trattava di un tragico errore”. Sulle precise circostanze della morte del giovane tifoso laziale, tuttavia, il ministro ha detto: “Questa verità io ancora non la conosco, la accerterà il magistrato, e abbiamo fatto fatica perfino a ricostruire quali fatti fossero accaduti”. “Inizialmente ci era stato detto che fossero stati spari in aria. Sembra definitivamente accertato – ha detto il ministro – che lo sparo è avvenuto con braccia tese, dall’altra parte dell’autostrada, rimane da capire il perché, perché la pistola non fosse stata riposta nella fondina dopo il primo sparo”.

Domande
Ma allora, se soltanto dopo le 13.30 il ministro ha avuto contezza dell’episodio e delle modalità del suo svolgimento, perchè ha parlato solo alle 18? E perchè alle 18 ha dihiarato, mentre gli scontri erano in corso, che l’episodio era da ascriversi nel capitolo “violenza collegata al calcio”, quando dalle 13.30 si sapeva che ciò non era vero??


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