Mondo

Tibet: Amnesty, due condanne a morte per motivi politici

la denuncia per la recente condanna a morte di Tenzin Delek Rinpoche' e Lobsang Dhondup, accusati di essere implicati in attentati avvenuti nella regione del Sichuan

di Redazione

Amnesty International ha denunciato oggi la recente condanna a morte di due tibetani, Tenzin Delek Rinpoche’ e Lobsang Dhondup, accusati di essere implicati in una serie di attentati avvenuti nella regione del Sichuan tra il 2001 e il 2002 e che hanno provocato una vittima ed il ferimento di alcune altre persone. ”La condanna e’ arrivata al termine di un processo molto lontano dagli standard internazionali di equita’ e correttezza – riferisce l’organizzazione umanitaria in un comunicato -; dal momento dell’arresto, avvenuto in aprile, i due imputati sono stati costretti a trascorrere lunghi periodi senza poter vedere familiari o avvocati ed hanno subito torture e maltrattamenti. Secondo fonti cinesi, la prova della loro colpevolezza si baserebbe unicamente sul ritrovamento, sul luogo di una delle esplosioni, di alcuni volantini attribuiti ai due imputati”.

Tenzin Delek Rinpoche’ e Lobsang Dhondup erano nel mirino delle autorita’ gia’ da diversi anni per le loro attivita’ pacifiche a favore dell’indipendenza del Tibet. Amnesty International teme che la condanna a morte sia stata determinata da queste ultime piuttosto che da un loro effettivo coinvolgimento negli attentati. ”Si tratta di un episodio molto inquietante – ha commentato Paolo Pobbiati, del Coordinamento Estremo Oriente di Amnesty Italia – perche’ erano anni che non si aveva notizia di condanne a morte per reati connessi con attivita’ politiche nella regione tibetana. Temiamo possa essere un segnale dell’intenzione delle autorit` cinesi di estendere l’utilizzo della pena di morte ad accuse legate ad attivita’ separatiste o contro la sicurezza nazionale, come gia’ avvenuto negli ultimi mesi nella regione del Xinjiang, il Turkestan cinese”.

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