Welfare

“The Best Lunch”: al progetto 60mila euro

Grazie al progetto della cooperativa Azione Sociale saranno avviati al lavoro 10 soggetti portatori di disabilità psichiche ritenute compatibili con l’esercizio di alcune mansioni dell’attività ristorativa

di Redazione

The best lunch” è il nome di un progetto, realizzato dalla società cooperativa Azione Sociale nell’ambito del bando Banco UniCredit Carta E – Strategie di coesione sociale per i giovani promosso da UniCredit Foundation, lanciato per promuovere e favorire progetti di riabilitazione e interventi di sostegno all'occupazione di giovani in difficoltà

Il progetto The best lunch è uno dei vincitori del bando. Attraverso l’iniziativa “Your Choice, Your Project”, i dipendenti di UniCredit sono stati invitati a votare il proprio progetto preferito, partecipando in tal modo alla definizione delle strategie filantropiche del Gruppo. Il finanziamento è stato reso possibile grazie ai fondi raccolti con Carta E, la carta di credito che, senza alcun costo aggiuntivo per il titolare, destina il 2 per mille di ogni spesa effettuata a iniziative e progetti di solidarietà. The best lunch è sostenuto da Unicredit Foundation con un investimento di 60mila euro

A presentare ieri a Messina il progetto erano presenti: Giovanni Ammendolia, presidente della Società Cooperativa Azione Sociale, Maurizio Carrara, presidente di UniCredit Foundation, Giovanni Chelo, Regional Manager Sicilia di UniCredit, Ulderigo Diana, presidente dell’Associazione Vivere Insieme onlus, Francesco Venuti, presidente dell’Associazione Anch’io Sindrome di Down Carmelo Picciotto, titolare del Ritrovo del La Dolce Vita, Franco Astone, titolare dell’Antica Pasticceria Venuti e Salvatore Ficarra, titolare del Ristorante L’Ossidiana.

«Da quasi 30 anni siamo presenti sul territorio occupandoci fra le tante attività, anche dell’inserimento sociale di giovani affetti da disabilità psichiche», dice Giovanni Ammendolia, presidente della Società Cooperativa Azione Sociale. «Il contributo ricevuto da UniCredit Foundation ci ha permesso di proporre, attraverso il progetto "The Best Lunch", un nuovo modo di impostare e avviare i  processi di inclusione nel mondo del lavoro. In un momento di incertezza economica e  diffusa insicurezza, l’attenzione alle componenti più fragili della nostra comunità rappresenta un importante contributo alla coesione sociale della nostra città. A tal proposito, un particolare ringraziamento va a tutte le aziende ospitanti che, sensibili a tali tematiche, concorrono a sostenere una nuova visione della ‘diversità’, finalizzata alla promozione, nonché al recupero di un ruolo sociale più da protagonista attivo dei processi della comunità, concorrendo altresì a produrre effetti positivi nella promozione della cultura delle politiche del lavoro orientate all’inclusione anche di soggetti svantaggiati e fragili».

Il progetto intende avviare processi di inclusione sociale per 10 soggetti portatori di disabilità psichiche ritenute compatibili con l’esercizio di alcune mansioni dell’attività ristorativa. Dopo 20 ore settimanali di formazione, monitoraggio e tutoraggio per un periodo di 9 mesi, i 10 giovani parteciperanno a percorsi di inserimento lavorativo individualizzati, volti a promuoverne l’autonomia, attraverso la presenza operativa presso le aziende coinvolte.  

«UniCredit Foundation si è data come obiettivo strategico quello di contribuire alla creazione e al  potenziamento di reti di assistenza e sostegno ai giovani in difficoltà», ha aggiunto Maurizio Carrara. «In particolare, con questo progetto ci siamo rivolti a coloro che sono affetti da disturbi psichici e che, in una  fase, come l’attuale, caratterizzata da una generalizzata difficoltà economica e da mancanza di riferimenti sociali, rischiano più di altri di vivere fenomeni di emarginazione. Attraverso il nostro contributo vogliamo concorrere alla costruzione di nuovi modelli virtuosi, che possano essere ripresi anche da altre realtà sia pubbliche che private, perché riteniamo che l’integrazione sociale di giovani in difficoltà attraverso percorsi di avviamento al lavoro possa essere una buona base di partenza per lo sviluppo delle nostre comunità».

Infine, Giovanni Chelo, Regional Manager Sicilia di UniCredit ha concluso: «In collaborazione con UniCredit Foundation abbiamo ritenuto giusto impegnare UniCredit, oltre che come operatore bancario, in una presenza concreta sul territorio, con un intervento in ambito sociale  finalizzato al rafforzamento della coesione delle nostre comunità. La scelta operata nella nostra Direzione Territoriale è stata quella di destinare fondi al potenziamento di una rete che, per favorire l’integrazione dei giovani in difficoltà, unisca cooperative e associazioni di assistenza a soggetti economici già radicati nel tessuto economico locale».
 

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