Cultura

Thalidomide, una veglia per i 50 anni dalla commercializzazione

Si terrà a Stolberg fra il 30 settembre e il 1 ottobre, davanti alla sede della Grunenthal

di Sara De Carli

Il 1 ottobre di 50 anni fa iniziava la commercializzazione del thalidomide, il farmaco sommisnistrato alle donne in gravidanza che causava malformazioni del feto. Il thalidomide faceva la sua comparsa in Germania con il nome di Contergan. Almeno 10mila persone nel mondo hanno subito malformazioni fetali a causa di questo farmaco: il 60% è morta nei primi tre mesi di vita. Dei 7mila colpiti in Germania, 2500 sono ancora vivi.
Nella notte tra domenica 30 settembre e lunedì 1 ottobre la Contergan Verband, l’associazione dei thalidomidici tedeschi, organizza una veglia notturna a Stolberg, vicino ad Aquisgrana, davanti alla sede della casa farmaceutica, la Grunenthal. Nessun italiano – dice l’associazione italiana, TAI onlus – parteciperà alla veglia. “Siamo troppo piccoli e troppo poveri”, dice Nadia Malavasi, la presidente. “Manderemo una mail e saremo con loro col cuore, nella protesta”.

In Italia, diversamente dalla Germania, i thalidomidici non hanno mai avuto alcun risarcimento nè riconoscimento. L’associazione nata ai tempi del Thalidomide, Associazione dei genitori dei bambini focomelici, ha avuto vita breve davanti al muro di gomma delle istituzioni italiane: dal 1963 al 1969. Oggi l’associazione TAI, nata nel 2005, conta 50 membri thalidomidici, “ma molti di più saranno ancora nascosti, come hanno sempre vissuto”, dice la Malavasi.
L’associaizone chiede un risarcimento da parte dello Stato (in Italia il farmaco è stato ritirato dieci mesi dopo che nel resto d’Europa, con un colpevole ritardo), un vitalizio e una asssitenza adeguata. Il 10 luglio la commissione Igiene e Sanità del Senato ha dato parere favorevole per un indennizzo: la speranza dell’associazione è che entri in Finanziaria.

Il thalidomide, dopo un periodo di sospensione, è ancora oggi utilizzato come farmaco antitumorale, somministrato negli ospedali sotto stretto controllo medico. Nel 1996 infatti proprio studiando i thalidomidici, si è scoperto che la causa della malformazione sta nella capacità del thalidomide di impedire il formarsi di capillari (inibitore dell’angiogenesi). E’ quindi utilizzato contro il mieloma multiplo. Presto dovrebbe arrivare la licenza al commercio.


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