Non profit

Testamento solidale: un’idea che conquista 1,5 milioni di italiani

Cresce la simpatia degli italiani verso questo prezioso strumento. Negli ultimi 10 anni, il 10% degli Italiani ha inserito un lascito solidale nelle ultime volontà. Tra questi, il 60% erano donne e ben sette su dieci non avevano avuto legami precedenti con l'associazione beneficiata. E un terzo dei giovani ha già deciso di farsi ricordare per sempre

di Gabriella Meroni

Nonostante la crisi economica, negli ultimi 10 anni, i lasciti solidali nei testamenti degli Italiani, non solo non sono diminuiti, ma sono addirittura aumentati. Cresce il loro valore economico, con un incremento fino al 10% per il 30% delle organizzazioni del Comitato Testamento Solidale, tra il 20% e il 40% per il 15% delle associazioni, di oltre il 40% per un altro 15%. Rimane stabile per una fetta di organizzazioni di poco superiore al 20%. A rivelarlo è l’ultima fotografia sul fenomeno lasciti scattata dal Comitato Testamento Solidale di cui fanno parte 16 grandi organizzazioni non profit con il patrocinio del Consiglio Nazionale del Notariato.

E se per la maggior parte delle organizzazioni del Comitato Testamento Solidale i lasciti rappresentano uno dei modi, tra i tanti, di raccogliere fondi, per il 20% delle associazioni sono addirittura medaglia di bronzo dell’attività di fundraising. “Sebbene in Italia a fare testamento, rispetto ad altri Paesi del mondo, sia una percentuale più ristretta di persone, stiamo assistendo ad un vero e proprio cambiamento culturale e possiamo dire che la generosità degli Italiani non si è fermata neanche davanti alle incertezze economiche – dichiara Rossano Bartoli Segretario Generale della Lega del Filo d’Oro e portavoce del Comitato Testamento Solidale. In questi ultimi 10 anni segnati dalla crisi sarebbe semplice pensare di lasciare quanto accumulato in vita ai propri cari. Ciò nonostante, seppur continuando a tutelare le proprie famiglie a cui nella maggior parte dei casi si lascia il bene primario che è la casa, è proprio il momento di dirlo: cuore batte crisi. Tra gli Italiani si sta connaturando sempre più l’idea di lasciare anche una piccola somma di denaro in solidarietà per aiutare chi ne ha più bisogno” conclude Bartoli.

Stiamo assistendo ad un vero e proprio cambiamento culturale. Nonostante la crisi, tra gli Italiani si sta connaturando sempre più l’idea di lasciare anche una piccola somma di denaro in solidarietà per aiutare chi ne ha più bisogno

Rossano Bartoli

Chi pensa che a inserire un lascito nelle ultime volontà sia un donatore regolare o chi non ha una famiglia, si sta sbagliando. Per quasi la metà delle organizzazioni (oltre il 45% del campione) si tratta, infatti, di persone che non avevano con loro legami precedenti. A conferma di ciò, il 70% delle organizzazioni dichiara che di rado i donatori rivolgono loro domande per saperne di più su questa forma di donazione. In particolar modo, nella fascia over 55, quasi 1,5 milioni di persone è intenzionato concretamente ad inserire nelle ultime volontà un lascito solidale. Il testamento solidale rappresenta una scelta di solidarietà consapevole, che si sta affermando sempre di più nel nostro Paese: negli ultimi 10 anni, il 10% degli Italiani ha inserito un lascito solidale nelle ultime volontà.

A donare attraverso un lascito solidale sono soprattutto le donne, in oltre il 60% dei casi, quasi 2 Italiane su 3. In larga parte, il fenomeno riguarda sorprendentemente donazioni di medie e piccole entità: in oltre il 50% dei casi, riportano i notai italiani, il valore del lascito è sotto i 20mila euro, mentre Il 25% ammonta a una cifra compresa tra i 20mila e i 50mila euro. Solo una piccola fetta dei lasciti effettuati, pari all’8,5%, va oltre i 100mila euro. La giovane età, si sa, rende meno lungimiranti, soprattutto quando si parla di testamenti e di ultime volontà, e, infatti, 7 ragazzi su 10 ammettono di non aver ancora mai sentito parlare del lascito solidale. Ma la fotografia che emerge da un’indagine DOXA condotta per il Comitato Testamento Solidale è comunque positiva: nonostante il lascito solidale sia ancora poco conosciuto tra i più giovani, il 55-60% si definisce “curioso”, mentre il 25-30% è già deciso a fare un lascito nel futuro.

Per diffondere la cultura dei lasciti solidali e rispondere a quanti ancora non sanno a chi rivolgersi le organizzazioni del Comitato Testamento Solidale hanno creato il sito www.testamentosolidale.org e l’omonima guida. Due strumenti che offrono una esaustiva panoramica sul tema del lascito, dalle tipologie di testamento (olografo, pubblico, segreto) alla quota “disponibile” di patrimonio che può essere destinata ad un lascito solidale (una qualsiasi somma di denaro, un bene mobile o immobile, la polizza vita, azioni o titoli d’investimento).

Fanno parte del Comitato Testamento Soidale: ActionAid, AIL, AISM, Fondazione Don Gnocchi, Lega del Filo d’Oro, Save the Children, Aiuto alla Chiesa che Soffre Onlus, Amref, Cesvi, Intersos, Fondazione Operation Smile Italia Onlus, Fondazione Telethon, Fondazione Umberto Veronesi, Telefono Azzurro, Unicef, Università Campus Bio-Medico di Roma

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