Politica
Testamento solidale e 5 per mille, gli impegni del Governo
Via libera senza modifiche, in commissione X del Senato, al ddl sul Terzo settore: si vola verso l'approvazione definitiva. La viceministra Bellucci però accoglie quattro ordini del giorno che impegnano il governo a far sì che le organizzazioni possano conoscere il nome dei contribuenti che hanno destinato loro il 5 per mille e a semplificare le procedure legate alle eredità
Si è concluso in Commissione X del Senato l’esame del disegno di legge “Disposizioni in materia di politiche sociali e di enti del Terzo settore”, che prevede diverse semplificazioni per gli enti, l’istituzione della Giornata dell’ascolto del minore e la soppressione della Fondazione Italia Sociale.
Tutti gli emendamenti, come annunciato, sono stati respinti nell’ottica di non tornare alla Camera e procedere rapidamente verso l’approvazione definitiva del testo con le semplificazioni che introduce. La Commissione ha infatti conferito mandato alla relatrice Paola Mancini (Fdi) a riferire favorevolmente all’Assemblea sul disegno di legge n. 1097. Alla seduta di mercoledì 29 maggio ha preso parte la viceministra del lavoro e delle politiche sociali Maria Teresa Bellucci, che dopo aver chiesto specifiche riformulazioni ad alcuni degli ordini del giorno presentati, li ha accolti a nome del Governo. Si tratta nello specifico di ordini del giorno che impegnano il governo a proseguire il lavoro di revisione della normativa sui lasciti solidali, come aveva dichiarato di voler fare. L’obiettivo è quello di semplificare alcuni snodi che, in seguito dell’aumento degli italiani che scelgono di destinare una parte dei loro beni a enti non profit, si stanno rivelando dei punti critici.
Gli ordini del giorno accolti dal Governo sono quattro e portano la firma di Raoul Russo e Elena Leonardi (entrambi Fdi). Tre riguardano il testamento solidale, uno il 5 per mille. I primi tre impegnano il Governo a:
- a valutare, compatibilmente con le esigenze di finanza pubblica, di assumere ogni opportuna iniziativa di competenza volta ad esonerare le organizzazioni non profit dalla responsabilità solidale prevista dall’art. 57 del Testo unico delle disposizioni concernenti l’imposta di registro di cui al D.P.R. 26 aprile 1986, n. 13;
- a valutare l’opportunità di assumere ogni opportuna iniziativa di competenza volta a prevedere che l’accettazione della nomina di esecutore testamentario o la rinuncia alla stessa possa essere comunicata anche ad un notaio, al fine di ridurre il carico di lavoro delle cancellerie ed accelerare e semplificare l’iter di successione;
- a valutare la possibilità, compatibilmente con le esigenze di finanza pubblica, di assumere ogni opportuna iniziativa di competenza volta a consentire che le persone giuridiche private senza scopo di lucro e gli enti del Terzo settore chiamate all’eredità possano rinunciare all’apposizione dei sigilli senza necessità di prestare idonea garanzia per i debiti ereditari, salvo i casi in cui siano chiamati all’eredità altri soggetti parimenti meritevoli di tutela.
Non vi è traccia invece di impegni sul fronte della revisione del Codice dei Beni Culturali, che oggi prevede la presunzione di “interesse culturale” per qualsiasi bene immobile o mobile che abbia più di 70 anni, per il solo fatto di appartenere a un Ente del Terzo Settore (ne abbiamo scritto qui).
L’ultimo ordine del giorno approvato, a seguito della nota del Garante della Privacy del maggio 2021 che ha riconosciuto come non ci siano criteri di rischio dal punto di vista della privacy nel caso in cui sia il singolo donatore a scegliere se vuole comunicare o meno le proprie anagrafiche all’ente per cui destina il contributo, impegna il Governo a valutare di assumere ogni opportuna iniziativa di competenza volta a consentire ai contribuenti di rendere conoscibili le loro anagrafiche agli Enti cui destinano il 5 per mille, al fine di potenziare la trasparenza di tale strumento e garantire un rapporto più strutturato e qualificato tra Ente e donatore.
Foto di David Nitschke su Unsplash
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