Volontariato

Testamento biologico, si discute sulla sua obbligatoriet

Ieri importanti audizioni alla Commissione Sanit

di Sara De Carli

“L’intervento del professor Rodota’, di Monsignor Carrasco de Paula e di Claudia Navarini, docente della pontificia universita’ Regina Apostolorum di Roma ha portato un contributo autorevolissimo al dibattito che stiamo conducendo in Parlamento sul testamento biologico”. E’ quanto dichiara il presidente della commissione Sanita’ di Palazzo Madama, Ignazio Marino, a margine delle audizioni tenutesi oggi in Senato. “In particolare- dichiara- abbiamo registrato le preoccupazioni, formulate da monsignor Carrasco e dalla professoressa Navarini, rispetto all’eventualita’ che la legge sul testamento biologico possa finire per offrire una qualche forma di legittimazione anche all’eutanasia. Ma le proposte oggetto della nostra discussione non hanno nulla a che vedere con l’eutanasia e il lavoro della commissione Sanità non vuole in alcun modo essere un percorso che conduca alla legittimazione”. ‘O con parole più forti: “Nessuno vuole fare entrare dalla finestra quanto e’ uscito dalla porta, sia chiaro. Su questa determinazione non ci devono essere dubbi: non ci sono intenzioni eutanasiche”.
Incerta invece la obbligatorietà del testamento biologico per i medici, anche in caso di urgenza. Stando alle dichiarazioni riportate dall’Ansa, Marino avrebbe detto: “Ritengo che il testamento debba avere carattere vincolante, per poter costituire un valido strumento di supporto al medico, oggi in difficolta’ perche’ chiamato ad adottare decisioni critiche in completa solitudine. E credo che i cittadini siano tenuti ad esprimere la propria volontà”. Per l’Asca invece Marino avrebbe commentato: “La questione sollevata da molti in audizione circa l’obbligatorieta’ della dichiarazione anticipata e’ superabile. Quale primo firmatario del ddl che la prevede, posso dire fin d’ora che non e’ un punto fermo. Insomma non e’ un punto necessario. Del resto le discussioni ed i confronti si conducono proprio per mediare le posizioni”.


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