Non profit

Tesoretto, nuova linfa per il sociale

Riflettori puntati sul “tesoretto”. La questione dell’extra gettito fiscale, ovvero delle entrate fiscali non previste, sta riscuotendo grande interesse ...

di Lorenzo Miozzi

Riflettori puntati sul ?tesoretto?. La questione dell?extra gettito fiscale, ovvero delle entrate fiscali non previste, sta riscuotendo grande interesse. L?extra gettito dà infatti la misura dei primi risultati della lotta all?evasione fiscale e di una maggiore serietà nel coordinamento e nella realizzazione dei nuovi provvedimenti in materia. Il nocciolo della discussione però non riguarda tanto questo. Se gran parte dell?intero valore dell?extra gettito sarà utilizzata per risanare il deficit, il 25% del totale (circa 2,5 miliardi) è invece quanto Padoa Schioppa intende destinare al sociale. Il ?tesoretto? ha i numeri di un vero e proprio tesoro tanto da attirare l?attenzione di molti esponenti del mondo politico, ognuno convinto di sapere quale sia l?utilizzo più appropriato.

E se la destinazione d?uso è ancora da definire – dal governatore della Banca d?Italia, Mario Draghi, che lo utilizzerebbe interamente per agganciare alla Finanziaria una manovra correttiva per il 2008, all?Europa che ricorda come tutti i Paesi membri si siano impegnati a pareggiare il bilancio entro il 2010, a proposte varie di differente portata – di fatto se ne continua a parlare come fosse la panacea di tutti i mali.

Di fatto però ancora non è stata creata una bacchetta magica e il tesoretto rappresenta sì una somma apparentemente ingente ma non una soluzione per tutti i problemi del sistema Italia.

Credo prima di tutto che queste risorse non debbano essere investite in ulteriori provvedimenti di natura assistenziale a favore delle imprese per le quali la Finanziaria ha già sancito forti sgravi sul costo del lavoro con il provvedimento sul cuneo fiscale. Più importante a mio parere affrontare il deficit sociale italiano. Giusta perciò la decisione di Padoa Schioppa di dirottare queste risorse sul sociale perché senza un deciso investimento in questo ambito, attraverso un?azione profonda a livello di welfare, probabilmente tra qualche anno ci ritroveremmo comunque con tutti i problemi odierni – quelli che si crede di poter risolvere attraverso le altre proposte per il tesoretto – che avremmo però nel frattempo solo pensato di risolvere.

Lo stesso valga per quelli che chiedono l?utilizzo del tesoretto per ridurre le tasse. Si risolverebbe senza dubbio un problema contingente senza però agire con lungimiranza. Purtroppo gran parte dell?opinione pubblica non analizza le decisioni valutandole nel lungo termine ma solo analizzandone i benefici immediati.

Importante invece è agire per garantire il diritto alla casa, per costruire asili nido e per mettere a norma di sicurezza gli edifici scolastici, per garantire il diritto alla mobilità potenziando le ferrovie locali e la sostenibilità del trasporto urbano, per finanziare il fondo della non autosufficienza, per l?accesso ai farmaci. Si agisce così per dare nuova linfa al Paese e fondamenta più solide e determinarne nel tempo uno sviluppo e una crescita sostenibile sotto tutti i punti di vista.

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.